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Cronaca

Sciopero del porto: «Adesione totale». Cgil e Cisl contrapposte sul piano triennale

L'incontro all'Autorità portuale: il segretario Scardino garantisce l'impegno per l'occupazione

«Adesione totale, abbiamo bloccato il porto». Con il presidio all'alba al varco doganale dello scalo veneziano lavoratori e rappresentanti sindacali Filt Cgil e Fit Cisl hanno scioperato unitariamente decidendo di mandare avanti la protesta, sospesa a livello nazionale. Ma la posizione riguardo al piano operativo triennale da 1,78 miliardi di investimenti, presentato mercoledì dal presidente dell'Autorità portuale Fulvio Di Blasio, la linea è contrapposta tra le sigle. «Tante parole e pochi fatti - commenta Renzo Varagnolo, segretario Filt Cgil Veneto - Vedo titoli e poche azioni, tra i lavoratori c'è disagio e i terminal provvisori per la crocieristica, annunciati dal presidente Di Blasio, riporteranno molte meno navi a Venezia: il traffico calerà e l'area avrà problemi anche per il resto dei traffici».

Varagnolo è critico anche sugli escavi. «Da 10 anni attendiamo risposte e perdiamo navi e lavoro. Il nostro giudizio sul piano operativo triennale è negativo». Una delegazione di lavoratori e sindacati verso le 10 si è spostata all'Autorità portual. Ad accogliere i 12 lavoratori e i rappresentanti dei terminal Vecon, Trv, Vtp e delle società cooperativa Portabagagli il segretario generale dell’Autorità portuale, Antonella Scardino, che ha assicurato l'impegno a garantire accessibilità, operatività e occupazione. «Da noi c'è l'ok al piano triennale. Abbiamo chiesto di proseguire anche con lo studio lungo il Vittorio Emanuele per la crocieristica - commenta Marino De Terlizzi della Cisl - No alla privatizzazione dell'Autorità portuale, deve restare in house, mentre va assunto l'impegno per tutelare il lavoro, anche quello dei 50 operatori Vtp ora in cassa integrazione e che rischiano di diventare esuberi».

Scardino ha ribadito la volontà dell’Ente di continuare l’interlocuzione con i ministeri per individuare le soluzioni più adeguate per garantire l’operatività e l’occupazione. Lo stesso per quanto riguarda le criticità connesse all’accessibilità nautica. Il segretario generale ha informato che il dialogo avviato con le amministrazioni centrali ha prodotto l’istituzione dei tavoli tecnici per Venezia, strumenti essenziali di informazione e coordinamento delle attività utili allo scioglimento dei nodi che rallentano lo sviluppo della portualità lagunare. Scardino ha dato piena disponibilità a mantenere aperto il dialogo con le parti sociali, con l’obbiettivo di rilanciare il sistema portuale a servizio dello sviluppo del territorio e dell’occupazione.

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