"Contratto fermo e vertenze", i dipendenti pubblici del Veneto in corteo a Venezia

Sciopero generale regionale delle lavoratrici e dei lavoratori della funzione pubblica del Veneto. Si terrà giovedì 26 maggio, per l’intero turno di lavoro, e vedrà i dipendenti manifestare in piazza.

L’appuntamento è dalle 14.30 davanti alla Stazione di Santa Lucia da dove partirà il corteo verso piazzale Roma per concludersi poi in campo San Geremia con i comizi finali. Allo sciopero sono interessati i lavoratori della sanità pubblica e privata, degli enti locali, delle Ipab e delle Amministrazioni periferiche dello Stato per un totale di circa 100mila dipendenti pubblici.

I MOTIVI DELLO SCIOPERO - "Al centro dello sciopero ci sarà il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da 7 anni e le numerose vertenze del nostro territorio che sono contenute nella piattaforma regionale che ha queste finalità: uscire dall’immobilismo, dalla rassegnazione per trovare strade da percorrere e ridare dignità e competitività al lavoro pubblico e ai servizi pubblici. Un sistema pubblico che va rilanciato e non privatizzato, e di questo parleranno i numerosi interventi di delegate e delegati dal palco che porteranno il loro punto di vista sulle pesanti vertenze che stanno vivendo nei Comuni, nelle Ipab, nelle amministrazioni dello Stato e nella sanità".

"Sono pesanti le responsabilità dei Governi che si sono succeduti, - spiegano i sindacati - che hanno considerato il lavoro pubblico e i lavoratori pubblici solo come centri di spesa da tagliare e non settori in cui investire. I servizi pubblici, proprio a partire dal Veneto, possono e devono migliorare e per  questo vogliamo costruire un progetto di cambiamento che coinvolga le Istituzioni pubbliche e le forze produttive di questo territorio. Un patto tra lavoratori, i cittadini, le Istituzioni a tutela del lavoro pubblico e dei servizi pubblici che restano fondamento di ogni buona democrazia".