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Cronaca Vigonovo

Incidente alle Acciaierie Venete, Vivian: "Sono stato miracolato". Indetto uno sciopero

Parla uno degli operai coinvolti: domenica una colata di acciaio incandescente è finita al suolo nell'azienda padovana, causando ustioni a quattro lavoratori. Un altro veneziano è grave

"Simone sta discretamente. Ci siamo presi un grande spavento, ma tutto sommato è andata bene". Lo riferisce la fidanzata del 34 enne rimasto coinvolto nel terribile incidente avvenuto domenica alle Acciaierie Venete di Padova. Non si può dire lo stesso di altri operai che si trovavano con lui. "Sono stato miracolato - scrive Simone Vivian - Non sarà facile superare questa situazione. Anni fa è successo a mio padre, poi due volte si sono rotte le corde in acciaio della gru, ora questo. Sono stati momenti di paura, sono fortunato a poterlo raccontare. Ho ustioni di primo grado sul bacino, al fianco destro e al collo. Appena ho sentito il botto ho solo pensato a scappare, così come ha fatto il mio collega che adesso è ricoverato a Verona. Spero che anche gli altri si rimettano, auguro il meglio a loro e alle loro famiglie". Simone vive a Vigonovo. Condizioni molto più gravi per il collega portato al centro grandi ustionati di Verona, David Frederic Gerard Di Natale, italo-fracese di 39 anni residente a Santa Maria di Sala. Situazione critica anche per gli altri due, residenti in provincia di Padova.

L'incidente

Per alcuni istanti è stato un inferno. Verso le 8 del mattino una siviera che trasportava una colata di acciaio incandescente è precipitata a terra, all'improvviso. Il materiale ad altissima temperatura ha provocato un'esplosione, con gli schizzi che hanno colpito gli operai presenti causando, su tre di loro, ustioni fino al 100% del corpo. Sono stati trasportati d‘urgenza nei centri ospedalieri grandi ustionati di Padova, Cesena e Verona. Simone, invece, è stato ricoverato e poi dimesso dall’ospedale Sant’Antonio di Padova. Sul posto i vigili del fuoco, lo Spisal e l’autorità giudiziaria per i primi rilievi e per l’accertamento delle eventuali responsabilità.

Sciopero dei metalmeccanici

"Solo l’ultimo di una interminabile sequenza di incidenti, spesso mortali, che in questi mesi hanno funestato il Veneto e il Paese. Un tributo di sangue inaccettabile che occorre fermare al più presto per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza. - così i sindacati Fim, Fiom e Uilm - L’allungamento degli orari di lavoro contrattuali e di legge, il ricorso all’appalto e spesso al sub appalto, la compressione dei costi di produzione anche di quelli su salute e sicurezza sono scelte sbagliate che sono spesso alla base dei tragici fatti. Serve un maggiore rigore nell’applicazione delle leggi, rafforzare i controlli e la prevenzione, rilanciare gli investimenti da parte delle aziende su formazione, salute e sicurezza ma anche sulla conservazione e qualità degli impianti. Per questo abbiamo proclamato uno sciopero regionale e forme di mobilitazioni le cui modalità saranno comunicate a breve. Esprimiamo ai lavoratori la vicinanza e la solidarietà di tutti i metalmeccanici del Veneto".

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