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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto Marghera

Secondo sciopero all'Autorità portuale per il rinnovo dell'integrativo

Contratto aziendale bloccato dal 2018. Sindacati: «Ai segnali di apertura non fanno seguito le cifre concrete». Il presidente Di Blasio: «L'Ente pronto al confronto al fine di trovare una rapida soluzione nell’interesse dei lavoratori e del porto»

Non c'è pace sul rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori dell'Autorità di sistema portuale, scaduto nel 2018. Come avevano già fatto il 14 dicembre, i dipendenti sono tornati a scioperare mercoledì, tutti fuori dalla sede degli uffici a Venezia. «Dopo oltre un anno di confronti e trattative con il presidente Fulvio Lino Di Blasio e la segretaria Antonella Scardino, non si è giunti ad alcuna intesa: pur vivendo nella città portuale più cara d’Italia, i dipendenti si ritrovano con le retribuzioni più basse tra quelle delle 15 Autorità si sistema portuale a livello nazionale - commenta Andrea D'Addio, segretario Uilt Uil - . I lavoratori constatano che ad oggi non giungono dall’Ente segnali concreti (come, per esempio, la quantificazione delle risorse che intende impegnare), necessari a dare concretezza alla trattativa. In questi anni l’Autorità di sistema portuale è stata investita di nuove competenze (come la responsabilità istituzionale di tutti i porti lagunari e il supporto ai due incarichi commissariali del presidente), ma l’impegno dei lavoratori, che hanno risposto a tali sfide garantendo sempre maggiore produttività, non è stato in alcun modo valorizzato».

Per Marino De Terlizzi, segretario Fit Cisl del Veneto, «nonostante l'apertura della direzione dell'autorità portuale, per una ripresa del tavolo delle trattative, i lavoratori riuniti ieri in assemblea hanno reputato il passo non sufficiente, in assenza di una proposta chiara. Il 18 gennaio è previsto un altro sciopero, vediamo se in questa settimana arriverà una proposta concreta, nero su bianco, al fine di una composizione della vertenza». L'Autorità portuale rassicura. «L'Ente ha comunicato da alcuni giorni ai sindacati la ripresa del confronto per il rinnovo del contratto aziendale dei dipendenti, al fine di concretizzare una piattaforma di dialogo che consenta, nella massima trasparenza e nel rispetto dei vincoli amministrativo-contabili, la rapida individuazione di una soluzione nell’interesse dei lavoratori e del porto». Il presidente Di Blasio ha rinnovato la massima considerazione e stima delle competenze del personale: «ha reso possibile rispondere alle varie sfide del sistema portuale». Il calendario delle azioni di protesta per ora resta in piedi, con la previsione di altre astensioni nelle giornate del 18 e 25 gennaio e 1 e 8 febbraio, per 24 ore complessive.

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