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Cronaca Marghera

Fincantieri, muro contro muro e sciopero: "Ridateci i 70 euro"

Nulla di fatto nel corso dell'incontro di mercoledì tra vertici aziendali e sindacato. Venerdì mattina gli operai hanno incrociato le braccia per 4 ore

Al termine dell'incontro è ancora fumata nera. Fincantieri e i coordinatori nazionali di Fim, Fiom, Uilm non hanno raggiunto alcun accordo. D'altra parte i sindacati avevano già confermato per venerdì 2 ottobre uno sciopero di quattro ore in tutti i cantieri italiani, che è andato in scena come da copione. "La Fiom ha ribadito che è pronta a trattare - si spiega in una nota dei sindacati - ma su basi nuove, su proposte che possano essere condivise e vantaggiose per entrambe le parti; inoltre l'azienda deve riprendere subito a erogare quanto ha tolto con la disdetta degli accordi".

Ma, secondo le sigle sindacali, Fincantieri non intende aderire a nessun ripristino. "Eppure - continua la nota - più volte abbiamo denunciato che alle gerarchie quei soldi vengono dati, mentre a tutti gli altri no. La posizione dell'azienda ci costringe a intraprendere azioni di lotta". Nel corso dell'incontro "la Fiom ha chiesto di nuovo che l'azienda ripristini i 70 euro e paghi i vecchi premi, per poter iniziare contestualmente una trattativa serrata e giungere rapidamente a un accordo di partecipazione in cui si salvaguardi l'occupazione e si smetta di calpestare i diritti".

Niente da fare: "Dopo poco più di un'ora di discussione - concludono i sindacati - l'azienda ci ha salutato confermando che la disponibilità dei permessi retribuiti rimane una pregiudiziale e che il consenso di Fim e Uilm a molte delle sue posizioni non è sufficiente per proseguire una trattativa e arrivare a un accordo".

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