Braccia incrociate nel comparto pubblico, anche a Venezia per venerdì si prevedono disagi e disservizi. L'agitazione è promossa da Usb pubblico impiego, che ha proclamato lo sciopero generale dei dipendenti di tutti i comparti del pubblico impiego e della scuola, compresi i lavoratori precari di qualsiasi tipologia contrattuale, su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata del 20 novembre 2015. Sono quindi potenzialmente coinvolti i settori dell'istruzione, università, sanità, trasporti, fisco, sociale, enti pubblici.

Per il Veneto l'iniziativa viene presentata mercoledì in campo San Geremia a Venezia. Nel comunicato diffuso da Usb si spiega che "lo sciopero promuove la lotta per i diritti dei lavoratori pubblici, per il contratto vacante dal 2009; per dare servizi essenziali ai cittadini, contro la continua e costante delegittimazione di chi opera nei servizi pubblici; per rigettare le offensive proposte di carità avanzate dal Governo Renzi e chiedere il recupero del salario perso negli anni da subito".

"L'allargamento dello sciopero ai lavoratori delle aziende partecipate, alle cooperative degli appalti della pubblica amministrazione e delle fondazioni - specificano i sindacati - è il segnale di unione dei lavoratori pubblici. Lavoratori di cui Usb chiede la re-internalizzazione di funzioni e un contratto di impiego pubblico". Nel Veneziano l'Ulss 12 mette le mani avanti e informa che per l'intera giornata non viene assicurato il regolare funzionamento dei servizi: l'ospedale Civile di Venezia e dell'Angelo di Mestre hanno comunque predisposto il contingentamento minimo del personale per assicurare le attività essenziali, scusandosi in anticipo per gli eventuali disservizi.