rotate-mobile
Cronaca

Riforma, scuola in trincea: sciopero in vista, le assemblee sono gremite

Grande manifestazione unitaria delle sigle sindacali prevista per il 5 maggio, contro il disegno di legge del governo: pullman in partenza per Milano

È il primo sciopero unitario da un bel pezzo, visto che l'ultimo si era svolto nel 2008: forse anche per questo la mobilitazione sindacale di questi giorni sta vedendo una massiccia partecipazione del personale scolastico contro il nuovo disegno di legge del governo Renzi, che dovrebbe modificare profondamente il mondo della scuola italiana. In provincia di Venezia le assemblee organizzate mercoledì da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda in vista dello sciopero del 5 maggio sono state partecipate ben oltre il previsto: lo spiega Carlo Forte di Cgil Scuola, che parla di "alta condivisione sulle ragioni di questo sciopero".

Sono state sette le assemblee unitarie in provincia, una per ogni distretto a Venezia, Mestre, Chioggia, Mirano, Dolo, San Donà e Portogruaro. Si è discusso del disegno di legge e si è pianificata l'adesione alle manifestazioni nazionali del 5 maggio: per il nord Italia il corteo si svolgerà a Milano, si stanno quindi organizzando i pullman anche da Venezia e provincia. Tutti invitati all'adesione, dai docenti agli studenti, dai dirigenti al personale Ata: perché "il governo non è mai stato così lontano dalle esigenze della scuola e così lontano da quello che i lavoratori chiedono: questo disegno di Legge non piace a nessuno".

Non piace ai precari, docenti e Ata, che chiedono stabilità "per chi da anni assicura il funzionamento della scuola e la regolarità nella didattica e nella gestione"; ma neanche ai lavoratori di ruolo, "il cui contratto è al palo da 7 anni e per i quali il rinnovo è una necessità se si vuole ridare dignità a questi lavoratori e potere d’acquisto ai loro stipendi". E poi c'è l'annosa questione del personale Ata, di cui non si parla nel disegno di legge e di cui i sindacati denunciano l'estrema carenza. Nonché "le incursioni della legge su materie che sono soggette a disciplina contrattuale, come le retribuzioni e la mobilità del personale".

Ma ciò che desta forse più scalpore, perché novità assoluta nel mondo della scuola, sono le nuove prerogative spettanti ai dirigenti: "A legge approvata avranno potere di chiamata diretta dei docenti e di assegnazione di premi, tra l'altro. Di fatto uno strapotere che rischia di creare contenziosi e di mettere in difficoltà gli stessi dirigenti, potenzialmente esposti a ricatti e ingerenze"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riforma, scuola in trincea: sciopero in vista, le assemblee sono gremite

VeneziaToday è in caricamento