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Cronaca

Manifestazioni e sciopero dei mezzi: giornata di mobilitazioni a Venezia

Venerdì 26 marzo diverse categorie sono impegnate in iniziative di protesta: il trasporto pubblico per il contratto nazionale e il mondo della scuola contro la dad, mentre i lavoratori di vari settori chiedono maggiori forme di sostegno economico

Venerdì 16 marzo è giornata di mobilitazioni e disagi a Venezia e provincia. I lavoratori del trasporto pubblico aderiscono ad uno sciopero nazionale di 24 ore che sta causando lo stop di molte corse: a metà mattinata non c'erano autobous né tram a piazzale Roma, quindi spostarsi con i mezzi pubblici tra Venezia e la terraferma è praticamente impossibile. Gli utenti, avvertiti della possibilità di disservizi, hanno preferito usare le proprie automobili. In compenso le corse minime sono garantite negli orari di punta, sia nella fascia mattutina sia in quella serale.

Sciopero "no dad"

Un altro sciopero indetto per oggi è quello di famiglie e studenti contro la dad, la didattica a distanza. Convinti che non ci sia correlazione tra la diffusione del contagio Covid e la frequentazione delle aule, chiedono che i ragazzi tornino a fare scuola in presenza: per questo stamattina hanno invitato a non accendere i computer e disertare le lezioni online in segno di protesta. Gruppi di genitori hanno indetto una manifestazione a Marghera davanti alla sede della protezione civile, dove si tiene il punto stampa quotidiano del governatore Zaia. Una rappresentanza delle mamme dell'associazione "Scuole Aperte Venezia" è stata ricevuta poi dall'assessore Lanzarin che ha promesso di lavorare affinchè le scuole vengano riaperte dopo Pasqua (nelle stesse ore, comunque, il governo Draghi ha annunciato che le scuole saranno aperte anche in zona rossa, almeno fino alla prima media).

Manifestazione no dad a Marghera

Priorità alla scuola

Un altro presidio è stato organizzato a Mestre, in piazzetta Coin, dove i Cobas sono mobilitati assieme al movimento di Priorità alla scuola, con il Coordinamento nazionale dei precari e con i coordinamenti studenteschi, coinvolgendo tutto il popolo della scuola pubblica: docenti, Ata, studenti, genitori. «È inaccettabile che siamo ancora a questo punto - dicono gli studenti - dopo un anno di emergenza sanitaria non è stato fatto abbastanza sul piano del recupero di spazi per le aule e su quello dell'assuzione di nuovo personale». Inoltre, spiegano, «vogliamo ricordare che la scuola non dovrebbe essere un luogo in cui apprendere nozioni, bensì un ambito sociale in cui imparare a crescere».

Manifestazione degli studenti a Mestre

Imprese contro le restrizioni

Anche altre categorie si sono mobilitate, sempre in protesta contro le varie restrizioni governative: da alcuni rappresentanti degli Indipendentisti, al movimento sovranista Riscossa Italia, con l'ex senatore Paola De Pin, fino ai rappresentanti delle partite iva, coordinati da Forza Nuova, alla stazione ferroviaria di Mestre. Il movimento ha depositato davanti alla sede della protezione civile di Marghera, alle prime luci dell'alba, due manichini con la corda al collo. Su uno di questi un cartello con la scritta: “La fine dei veneti. Grazie Zaia”. Il blitz per manifestare la contrarietà ad una politica, portata avanti dal governatore e da tutto il governo, che nella pratica ha portato alla distruzione delle piccole e medie imprese, del turismo, della storia, della cultura, dell’antropologia, della socialità e delle tradizioni del Veneto. Presente anche il segretario nazionale, Roberto Fiore, che ha parlato di «tradimento da parte dei governatori locali e del governo nei confronti del popolo veneto, di Venezia e dell'Italia intera».

Manifestazione alla stazione di Mestre

Settori eventi e spettacoli

Mobilitazioni anche da parte delle imprese del settore wedding, con un presidio in campo Santo Stefano a Venezia, e dei lavoratori degli spettacoli viaggianti e circensi, a Marghera, in piazza Mercato. Alla protesta degli operatori del settore matrimoni ed eventi (un lungo tavolo imbandito in campo, abiti da sposa, sfilate, trucchi e musica) hanno preso parte anche gli assessori comunali Venturini e Costalonga: «Siamo vicini alle aziende e ai professionisti del settore - commentano - È una realtà articolata che deve essere tutelata con ristori ma anche attraverso gli ammortizzatori sociali. Come amministrazione abbiamo confermato che Venezia nei prossimi mesi ospiterà la Biennale Architettura e il Salone Nautico, perché ci teniamo a lanciare al mondo il messaggio che si può e si deve ripartire. È necessario spingere sui vaccini: Venezia covid free è uno degli obiettivi per dare la possibilità di rilancio a una città che in questo momento è in ginocchio».

Manifestazione wedding

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