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Cronaca Marghera

Scioperano tutti alla Fincantieri: "Tagliati 100 euro in busta paga"

Mercoledì mattina braccia incrociate per tre ore a Marghera, adesione del 100%: lunghe code di tir, bloccata la costruzione di due grandi navi

Cantiere fermo e adesione al 100%, per lo sciopero unitario di 3 ore dei sindacati dei metallurgici andato in scena mercoledì mattina alla Fincantieri di Porto Marghera. "Partecipazione molto sentita - ha commentato Antonio Silvestri (segretario Fiom Cgil Venezia). Leggiamo sui giornali che l'utile dell'azienda si aggira sui 37,5 milioni, mentre in fabbrica si parla di arrivare alla fine del mese: nell'ultima busta paga sono stati sottratti in media 100 euro, una situazione insostenibile per molti lavoratori".

Dello stesso tenore l'intervento di Bruno Papignani, coordinatore nazionale Fiom per Fincantieri: "Non mi sono mai imbattuto in un gruppo dirigente come quello di Fincantieri, che invece di ricercare soluzioni chiude tutte le porte e sceglie con chi deve parlare. Vogliamo un accordo che sia utile a tutto il gruppo e ai lavoratori, ribadendo la nostra più ampia disponibilità a negoziare le nostre richieste. Anche le azioni di lotta di oggi, che hanno coinvolto i cantieri della Liguria, di Castellammare di Stabia e Marghera, vanno nella direzione di tentare di sbloccare un negoziato impostato in modo sbagliato da Fincantieri".

Secondo i sindacati negli ultimi giorni Fincantieri sta destabilizzando la situazione: "Da una parte crea paura fra i lavoratori, utilizzando trasferte e trasferimenti come olio di ricino, dall'altra tenta di dividere per imperare, proponendo accordi per singole realtà. La riuscita degli scioperi di oggi e quelli dei giorni scorsi non lasceranno spazio a questo modo pasticciato e sotterraneo di agire". La trattativa dovrebbe riprendere l'11 maggio, con i sindacati pronti a ricorrere ad altri scioperi già la prossima settimana. Nel frattempo sulle buste paga dei lavoratori si ripercuote il rifiuto di Fincantieri di prorogare l'integrativo scaduto: una settantina di euro in meno, secondo Fiom, oltre alla scomparsa della prima tranche del premio di programma.

"Fincantieri ha sempre ripetuto un unico ritornello - aggiunge Bruno Papignani, coordinatore per la cantieristica per la Fiom-Cgil - I lavoratori devono lavorare di più e guadagnare di meno. Noi abbiamo proposto soluzioni per affrontare la competizione mondiale garantendo i diritti e le condizioni dei lavoratori, a migliorare la produttività in un quadro di legalità. In particolare sul sistema degli appalti vogliamo risolvere le tanti violazioni di legge che oggi caratterizzano la vita dei cantieri navali. Infine abbiamo chiesto d'affrontare l'emergenza occupazionale riportando le lavorazioni in Fincantieri, per garantire il futuro industriale del gruppo".

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