rotate-mobile
Cronaca Chioggia

Pescatori in agitazione a oltranza: "Non usciamo senza essere pagati"

Circa 600 lavoratori della marineria di Chioggia in sciopero finché non saranno rassicurati ufficialmente. Lamentano la mancata ricezione delle paghe minime. Domani niente pesce fresco

Domani i banchi del pesce a Chioggia, e di conseguenza in parte della provincia, rimarranno sconsolatamente vuoti. Conseguenza dello sciopero indetto dai 600 pescatori della marineria locale, che non intendono prendere il mare prima di avere assicurato il "minimo" garantito della paga, che di solito è di circa 1.300 euro lorde.

Secondo il contratto nazionale, infatti, gli imbarcati dovrebbero essere pagati "alla parte", cioé in base al prodotto pescato e venduto. Più le cifre di queste due variabili si alzano, più la paga dei pescatori lievita. Se però l'attività non ha esito positivo, in ogni caso l'armatore è costretto dalla legge a garantire un minimo monetario ai dipendenti. La crisi si è abbattuta prepotentemente sul settore, e, come denuncia Pierpaolo Piva della Fai Cisl, "da mesi gli equipaggi escono in mare senza percepire la retribuzione dovuta".

Da qui la decisione di incrociare le braccia ad oltranza, finché la situazione non verrà chiarita. E non si sa ancora quando.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pescatori in agitazione a oltranza: "Non usciamo senza essere pagati"

VeneziaToday è in caricamento