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Cronaca San Marco

Redentore di fuoco, i regatanti incrociano i remi per protesta

Nessuna partecipazione dei membri dell'Associazione Regatanti Venezia per sensibilizzare sulle difficoltà del loro sport. Prima volta nella storia

Redentore, per la prima volta nella storia si incrociano i remi. Protesta clamorosa decisa giovedì sera dall'Associazione Regatanti Venezia che, in una riunione del consiglio direttivo allargata a tutti gli atleti che praticano lo sport e ai partecipanti alle regate del Redentore, ha optato per la linea dura. Nessuna partecipazione dei membri dell'associazione per gettare luce "sullo stato di trascuratezza e abbandono cui è stata lasciata l'ultima tradizione veneziana", dichiara la presidente Gloria Rogliani.

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"In questi mesi - continua l'associazione - abbiamo assistito al rimpallo di responsabilità tra Ve.La e assessorato competente per l'incapacità di rilanciare il sistema e per l'agevolare lo svolgimento delle regate". Ora, dopo le voci che si erano rincorse nei giorni scorsi, l'astensione dalla partecipazione alle regare del Redentore. "Ci dispiace dover tradire le aspettative di appassionati e tifosi - dichiara l'associazione - la nostra speranza è che questo gesto serva a sensibilizzare anche quei politici che fino ad ora nulla hanno speso per difendere il mondo della voga".

Nel mirino finisce anche la mancanza di risorse: "Non c'è stata alcuna iniziativa concreta per compensare il continuo calo dei premi - dichiara la presidente Rogliani - servono fondi per far funziore l’intero sistema, dalla manutenzione delle imbarcazioni agli incentivi per i nuovi arbitri e per i giovani atleti. Il valore storico, sociale e aggregativo della tradizione del nostro sport - conclude - viene trattata solo d'inerzia e con iniziative prive di strategia".

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