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Cronaca Stazione Santa Lucia

Sciopero del trasporto pubblico locale, adesione praticamente totale

Confermate le cifre della protesta da Avm che ha parlato di una partecipazione al 97% nei servizi della navigazione, salita al 99% nel comparto automobilistico

«L'adesione è stata totale». I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Aft, Faisa Cisal, Usb hanno commentato così l'esito dello sciopero del trasporto pubblico locale di lunedì 8 febbraio. Inizialmente previsto per tre ore, dalle 10 alle 13, contro la disdetta del contratto integrativo comunicato dal gruppo Avm Actv Vela, è poi confluito nell'astensione nazionale di 24 ore indetta dai sindacati di base a livello nazionale, nel giorno della festa della donna. 

Confermate le cifre della protesta da Avm che ha parlato di una partecipazione al 97% nei servizi della navigazione, salita al 99% nel comparto automobilistico. «Siamo pienamente soddisfatti, abbiamo dato un segnale concreto della necessità che l'azienda cambi rotta», ha detto Valter Novembrini della Filt. Dei 3.100 dipendenti totali del gruppo Avm Actv, di cui un migliaio a garantire i servizi minimi previsti per legge, circa 400 erano in piazzale della stazione a manifestare contro la disdetta degli accordi di secondo livello. «In zona arancione, con il divieto di mobilità fra i Comuni, non posso che essere soddisfatto della presenza alla manifestazione», ha detto Novembrini. «Pensavo di trovare più gente alla protesta, ma tanti dipendenti arrivano da fuori Comune e molti che avrebbero manifestato se non fossero stati comandati, hanno dovuto essere al lavoro per i servizi minimi», ha commentato Francesco Sambo della Uil. «Adesso il prefetto ci convochi, ci aspettiamo un tavolo istituzionale per decidere del futuro dei traporti di terra e acqua della città, e chi lo dovrà finanziare», ha commentato Marino De Terlizzi della Cisl.  

Non sono mancati, nel giorno della festa della donna, i riferimenti alle discriminazione di genere. Ne ha parlato nel suo intervento Eleonora Martellotti Filt, rappresentante delle lavoratrici Vela. «Lo smart working non può essere un assetto imposto di fatto e neppure il lavoro di cura dei famigliari troppo spesso in capo alle donne, costrette a licenziarsi per mancanza di scelta in una società ancora troppo patriarcale». Alla protesta anche i sindacati studenteschi veneziani: Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari. «Una situazione critica per tante lavoratrici e tanti lavoratori che si ripercuoterà fortemente sulla qualità del servizio del trasporto pubblico, proprio adesso che andrebbe ampliato e messo in sicurezza - dichiara Irene Pizzolotto, coordinatrice dell'Unione degli Universitari di Venezia -. Crediamo che il trasporto pubblico sia una delle voci indispensabili per garantire un pieno diritto allo studio».

Alcuni commenti sui social hanno criticato pesantemente l'astensione. «Protesta chi ha il lavoro garantito, spero in una privatizzazione del servizio». «In piena pandemia lasciano senza servizi le persone che ne hanno bisogno», hanno scritto, con le foto di assembramenti sui mezzi acquei a cominciare dal mattino presto. «In un giorno di sciopero non si possono comandare più persone in turno rispetto a quanto previsto, sarebbe comportamento antisindacale», ha detto Avm replicando a chi voleva più mezzi dall'azienda per garantire il distanziamento. 

Sciopero lavoratori e sindacati dei trasporti 8 marzo a Venezia1-2

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