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Cronaca

Sciopero taxi: situazione sotto controllo a Venezia, disagi per raggiungere ospedale e aeroporto

È partita a mezzanotte la prima giornata di protesta dei tassisti contro il "ddl Concorrenza"

A Venezia la prima giornata di sciopero dei taxi non ha registrato pesanti ripercussioni. Viste le caratteristiche della città, infatti, i mezzi acquei fanno categoria a sé stante e quindi non rientrano nella protesta sulle liberalizzazioni. Altra cosa è quanto accade in terraferma dove le compagnie più grosse hanno aderito mentre le cooperative minori hanno lavorato riducendo al minimo i disagi. In genere a soffrire sarebbero stati l'aeroporto e l'ospedale ma per entrambi, comunque, c'è il servizio pubblico che, con più linee, copre le tratte in modo capillare.

Sciopero taxi: hanno aderito 15 sigle

Ad aderire alla protesta, come fa sapere Confartigianato Metropolitana Imprese di Venezia, sono state ben 15 sigle del comparto, unite per dire «no al Ddl Concorrenza». «Il disegno di legge - spiega Alessandro Nordio, responsabile di categoria e delegato nazionale per la categoria taxi di Confartigianato - interviene sul settore trasporto pubblico non di linea, dove coesistono piccole e micro imprese che lavorano in modo complementare al trasporto pubblico locale, senza circoscrivere e definire gli obiettivi a cui il governo vuole arrivare. Purtroppo le novità previste dal provvedimento danno al Governo una delega in bianco, e noi temiamo che l'unico obiettivo sia quello di facilitare alle piattaforme multinazionali globalizzate la monopolizzazione dell’offerta, magari con un'intermediazione sregolata».

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