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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Giornata di disagi nei trasporti: lo sciopero Actv ha rischiato di proseguire a oltranza

Lunedì complicato per il settore trasporti. Le sigle sindacali richiamano alla responsabilità i lavoratori, il pericolo di collisione con la cittadinanza è alto. Dopo le 16 riprendono bus e vaporetti. Lentamente si svuotano le fermate e le corsie a piazzale Roma

Si è passati dal rischio di uno sciopero a oltranza nel trasporto pubblico, a un richiamo al senso di responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali, Filt Cgil, Uilt Uil, Ugl Aft, Usb Lavoro Privato e Sgb, che avevano indetto l'astensione dalle 12 alle 15 di oggi. Il blocco ha paralizzato la città, decine di persone sono rimaste a lungo in attesa alle fermate dei vaporetti e dei bus. Intorno alle 16, a piazzale Roma, una marea di gente era ferma alle corsie in attesa che arrivasse qualche corsa. Lo sciopero si è concluso circa un'ora più tardi del previsto, perché alcuni lavoratori, in protesta per non essere stati ricevuti dal direttore generale dell'azienda, Giovanni Seno, intendevano continuare a tenere le braccia incrociate.

Il Gruppo era disponibile a un incontro con i lavoratori, ma al posto dell'ad Seno sarebbero scesi dagli uffici il direttore del Personale Carlo Alberto Papaccio e quello degli Affari Societari, Camilla Temperini. «Non si vede perché dopo l'assenza ai tavoli programmati dal gruppo ora le piazze debbano diventare luogo di confronto», commentano dall'azienda. Un diniego che ha infiammato la tensione al Tronchetto. Una delegazione che voleva entrare in sede ha trovato davanti a sé uno schieramento di poliziotti in assetto antisommossa che, piazzati davanti alla porta, hanno impedito l'ingresso. Poi il fronte sindacale si è diviso tra quelli che volevano continuare lo sciopero oltre le 15, a rischio di denuncia per interruzione di pubblico servizio, quelli che sono tornati al lavoro, e chi avrebbe garantito le spole dei vaporetti e autobus, ma in maniera autogestita. «Dopo 9 mesi i lavoratori sono esausti e carichi di tensione. Bisogna azzerare la disdetta dell'integrativo e ripartire, oppura la rottura sarà insanabile», commenta Danilo Scattolin (Sgb). La maggior parte dei dipendenti in protesta non si fida dei conti presentati dall'azienda. Sono 72 milioni di euro i mancati incassi di quest'anno, finora oltre 64 milioni. «L'anno scorso con i ristori e i risparmi alla fine Avm Actv ha chiuso in pareggio. Quest'anno sarà di nuovo così, ma si continuano a chiedere sacrifici ai lavoratori, a imputare loro boicottaggi, scioperi bianchi, assenze continue, quando sappiamo che le quarantene e i green pass hanno complicato la carenza già cronica di personale». Sindacati e lavoratori sono critici anche sui turni: «Massacranti, ci hanno sconvolto la vita», sostengono alcune lavoratrici. 

Un'ora dopo le 15, e a seguito dei disagi patiti dall'utenza, il clima è indandescente a piazzale Roma, alle Fondamente Nove, al Lido, e il rischio di collisione tra dipendenti e cittadini è talmente alto che i sindacati invitano i lavoratori al senso di responsabilità e a riprendere il servizio. «Abbiamo deciso unitariamente di cessare lo sciopero», affermano i sindacati. Bus e vaporetti riprendono a funzionare, si va verso la normalità. Mercoledì riprendono i tavoli dell'azienda con i sindacati: la Filt Cgil sarà presente, altre sigle ci stanno pensando. 

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