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Cronaca

"Turni massacranti e niente garanzie", gli addetti alla vigilanza proclamano sciopero

Il 4 maggio astensione dal lavoro di ventiquattro ore per le guardie giurate della provincia: a rischio la copertura di porto, petrolchimico, ospedali ed enti pubblici

Turni sempre più lunghi (per un totale di 45 ore a settimana), lavoro a chiamata, niente garanzie e niente aumenti. Sono le motivazioni che hanno indotto la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs, insieme a tutti gli Rsu/Rsa provinciali, ad aderire allo sciopero nazionale della vigilanza privata in programma venerdì 4 maggio.

Manifestazione

I rappresentanti dei lavoratori, infatti, giudicano "inaccettabili le richieste effettuate dalle associazioni datoriali durante l'ultimo incontro avvenuto a Roma". Una manifestazione nella capitale è stata organizzata per lo stesso giorno e vede la mobilitazione di numerosi lavoratori in marcia con bandiere e striscioni.

Servizi sguarniti

I sindacati informano che in tutti i luoghi di lavoro "non saranno garantiti i servizi di vigilanza privata per 24 ore. Le guardie giurate lasceranno sguarniti, oltre alle zone stradali notturne e diurne, i furgoni porta valori e tutti i posti fissi come porto, petrolchimico, sede della Regione, ospedali". Unica eccezione, nel rispetto della legge 146, riguarda il personale della sicurezza aeroportuale, che sciopererà per le prime 4 ore di ogni turno (quelli in servizio in una postazione esterna). Il personale dei varchi di accesso passeggeri, invece, parteciperà all'astensione dal lavoro il giorno 8 maggio dalle 13 alle 17.

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