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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Dorsoduro / Fondamenta Zattere Ai Saloni

No global vogliono "chiudere" il consolato, tensione con la polizia

Martedì sera i manifestanti si sono trovati la strada sbagliata verso la sede turca. Scaramucce con le forze dell'ordine tra fumogeni e slogan

La prima volta erano qualche decina. Si erano messi a manifestare davanti al consolato turco in zona Marittima "limitandosi" a imbrattare i muri e l'ingresso con alcune scritte del tipo "Erdogan boia". Con tanto di lancio di uova e vernice. Stavolta, invece, martedì sera erano molti di più. Circa centocinquanta. Con tutte le intenzioni di "chiudere" il consolato. Letteralmente. Visti i grandi scudi protettivi che verso le 19.30 hanno fatto capolino davanti ai manifestanti, il cui cammino è stato bloccato dalla polizia in assetto antisommossa che sbarrava loro la strada.

Inevitabile che alle Zattere si vivessero momenti di tensione: in più occasioni le diverse fazioni sono venute a contatto. Scaramucce per lo più. Con un contorno di lancio di bottiglie e qualche fumogeno. Oltre che alcune manganellate contro la barriera protettiva eretta dai no global. Di certo la tensione si è mantenuta palpabile per tutta la durata del presidio organizzato in solidarietà con i cittadini di Kobane, la città al confine tra la Turchia e la Siria che rischia di cadere nelle mani delle milizie dell'Isis.

Chi protesta quindi ha messo nel mirino il capo dello Stato del paese del Bosforo, accusato di non fare nulla per difendere le popolazioni curde dagli attacchi del gruppo fondamentalista islamico. Dopo i vari "blocchi" i manifestanti alla fine si sono spostati verso campo Santa Margherita.

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