Scontro tra le scuole Algarotti e Benedetti. Lezioni in fondamenta
La diatriba tra i due dirgenti scolastici prosegue, ad essere penalizzati sono studenti e insegnanti. Le lezioni sono ripartite, senza aule adeguate
La preside l’aveva annunciato, e alla fine è stata di parola. Sembrava più che altro una provocazione, invece lunedì mattina è diventata pura realtà. I ragazzi dell’Algarotti-Sarpi lunedì mattina si sono riuniti regolarmente per fare lezione, ma in fondamenta. La causa? La scarsità di aule. Come riporta Il Gazzettino, la dirigente scolastica Manuela Perini non ci sta ad accettare passivamente l’assegnazione del quarto piano di palazzo Sarpi. La preside si era opposta fermamente tre anni fa all’assegnazione del terzo piano di Palazzo Tommaseo, parlando subito di “ingestibile coabitazione” con l’istituto Benedetti-Tommaseo.
La stessa preside ha più volte chiesto tre aule al piano terra, ma non è stata accontentata. Tra Manuela Perini e il collega Roberto Sintini ormai è scontro aperto: “Abbiamo dovuto smistare 130 potenziali studenti contenendo le classi prime, mentre al Tommaseo hanno potuto fare due prime in più” sbotta la prima. “L’Ufficio Scolastico Territoriale ha dato parere positivo a questa organizzazione, i locali del quarto piano vanno benissimo” ha risposto il secondo.
La diatriba si è accesa nuovamente con l’inizio delle lezioni, a risultare penalizzati in questa vicenda ovviamente sono soprattutto studenti e insegnanti. Entrambi i presidi, in ogni caso, puntano il dito contro la Provincia ritenendo che queste coabitazione complesse siano frutto di errate o carenti programmazioni.