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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Delegazione Uil contro Fondazione Venezia servizi. La replica: «Non capiamo l'atteggiamento»

Un incontro rinviato, una trattativa sindacale su alcuni temi organizzativi e salariali che per la società è un incontro a scopo informativo. Il sindacato: «Lavoratori non rispettati, li tuteleremo». FV: «In segno di spregio restituiti i regali di Natale»

È battaglia della Funzione pubblica Uil contro la Fondazione Venezia Servizi alla Persona. Lunedì mattina una delegazione del sindacato Uil Fpl si è presentata davanti agli uffici per iniziare una trattativa su alcune questioni quali il progetto di incremento a 38 ore per il servizio di assistenza domiciliare, l’aggiornamento dei bonus di premialità al personale, lo smaltimento dei residui ferie degli anni 2021 e 2022, la conferma del superminimo a 40 euro per gli operatori delle residenze e delle comunità alloggio e per la definizione dei servizi minimi in caso di sciopero.

«Fondazione ha colto la palla al balzo, dopo la richiesta di rinvio del confronto da parte di un altro sindacato e ha spostato la trattativa addirittura al 6 marzo. Riteniamo questa scelta offensiva per i lavoratori – hanno commentato Francesco Menegazzi e Pietro Polo della Uil Fpl - per questo abbiamo organizzato un flash mob che si è tenuto lunedì alle 13 davanti alla Fondazione per protestare contro tale comportamento. È l’ennesimo schiaffo alla nostra organizzazione che rappresenta la stragrande maggioranza del personale».

La replica

Per la Fondazione Venezia Servizi alla Persona (FV) durante l’ultimo incontro sindacale del 9 gennaio era stato concordato con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di rivedersi il 6 febbraio. «Quattro giorni prima - scrive la direzione - è stata inviata comunicazione a tutte e tre le sigle sindacali di conferma dell’incontro il 6, con il seguente ordine del giorno: aggiornamento 38 ore, aggiornamento dell'elemento retributivo variabile per territorio, smaltimento residui ferie del personale, superminimo poer gli operatori sanitari, garanzia di servizi minimi in caso di sciopero. Questo incontro aveva scopo informativo e non era prevista alcuna trattativa. Successivamente i sindacati hanno ricevuto richiesta da parte della Cisl di poter posticipare l’incontro per problemi non prevedibili dell'organizzazione e della rappresentanza dei lavoratori della stessa sigla (in particolare dovuti a motivi di salute a causa di un'aggressione subita qualche giorno prima dal rappresentante). Ci sembrava quindi doveroso e rispettoso posticipare l’incontro concordato, ciononostante la sigla Uil ha manifestato il proprio disappunto, facendo sapere che si sarebbe presentata ugualmente alla riunione.

Il "difficile" dialogo

«Da oltre un anno aspettiamo risposte sui temi indicati e questa dirigenza non ha fatto altro che farsi negare e rifiutare il dialogo - commenta Morena Serra, responsabile aziendale Uil Fpl -  Ricordiamo che lo stato di agitazione proclamato da questa organizzazione su mandato dei lavoratori, non è mai stato revocato e Fondazione ha un obbligo al quale non sta ottemperando, in quanto viene violata la Costituzione in merito alla definizione dei minimi di sciopero. Continuiamo a chiedere un confronto franco e costruttivo senza ulteriori ritardi, e invitiamo gli organi di controllo, ovvero il Comune di Venezia che finanzia l’attività di assistenza domiciliare tutelare e Ipav, del quale Fondazione è una società in house, a vigilare con più attenzione per fare in modo di ripristinare una situazione di normalità nei rapporti e nelle relazioni. Uil Fpl non rinuncerà alla tutela e difesa dei lavoratori ora più che mai esposti ad un trattamento non sempre rispettoso dei loro diritti».

Restituiti i regali di Natale

«Precisiamo - replica il direttore di Fondazione Venezia, Jessica Morosini - che il 6 febbraio si è presentata senza convocazione alcuna una delegazione Uil pretendendo di essere ricevuta dalla direzione e di svolgere l’incontro, definito come “trattativa sindacale”. Non avendo ottenuto alcun riscontro le persone si sono allontanate per tornare dopo qualche ora con alcuni lavoratori a manifestare con bandiere e volantini. Dando evidenza dello spregio nei confronti di Fondazione Venezia, alcuni hanno restituito, lasciandoli appesi sull’impalcatura presente, i pensieri che la direzione aveva consegnato ai lavoratori per Natale. Fondazione Venezia è da sempre attenta ai propri lavoratori, è sempre stata puntuale nell’erogazione dello stipendio, applica correttamente il Ccnl, ed è tra le poche aziende in Italia ad assicurare a tutti i dipendenti in Fis a causa della pandemia la retribuzione mensile totale, riconoscendo l’integrazione a proprio carico per il raggiungimento del cento per cento. Non riusciamo a comprendere cosa scateni questo atteggiamento oppositivo da parte della Uil».
 

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