rotate-mobile
Cronaca

Nidi comunali solo con green pass. Sambo e Martini: «Potenziare il personale». Cgil chiama il Prefetto

L'assessore Besio: «L'accoglienza alle materne avviene temporaneamente all'esterno per agevolare le famiglie. Per i più piccoli siamo chiamati ad applicare la legge, pertanto potranno entrare solo genitori o accompagnatori con il certificato verde»

La Funzione pubblica della Cgil chiede l'intervento del Prefetto. «La scelta del Comune di non accettare più i bambini i cui genitori sono sprovvisti di Green pass è assolutamente inaccettabile - afferma Daniele Giordano, segretario dell'organizzazione sindacale - Fa pagare ai figli le scelte dei genitori, cancellando il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione. Per la sola ragione di non voler potenziare gli organici del personale educativo e di quello ausiliario si corre il rischio di perdere tra i 200 e i 300 bambini nelle nostre scuole. Lunedì, primo giorno di scuola, c'è stato il caos organizzativo ed è ricaduto in pieno sul personale».

«Rispondo alle pesanti critiche che mi sono state mosse per aver semplicemente cercato di calare nella dimensione educativa quanto entrato in vigore pochi giorni fa - replica l'assessore alle Politiche educative del Comune Laura Besio - Venerdì scorso è entrato in vigore il nuovo decreto legge che impone a chiunque acceda alle strutture educative di esibire la certificazione verde. Sabato il personale e i genitori sono stati avvisati che, in considerazione delle ridotte tempistiche, in via transitoria fino a martedì sarebbero stati accolti comunque tutti (chi non in possesso di green pass all'esterno). Invece è passata la menzogna che non avremmo accolto un centinaio di bambini. Abbiamo predisposto che, nelle scuole dell’infanzia, in questa fase transitoria, i genitori siano sgravati dall'incombenza dell'esibizione del pass scegliendo di prendere in carico i bimbi all'esterno del plesso, tra il cancello e la porta di ingresso. La ratio è dettata dal fatto che scuole con 150 bambini come la Vecellio impiegherebbero molto tempo per la verifica del green pass con attese considerevoli, assembramenti e disagi - spiega Besio - Nei nidi la situazione è diversa. Al nido accogliamo bambini in fasce, che non hanno ancora compiuto i tre anni d'età: l'accoglienza all'esterno per i bimbi così piccoli non è proponibile. Siamo chiamati ad applicare la legge, pertanto potranno entrare solo genitori o accompagnatori con il certificato verde. I nostri bimbi e le loro famiglie devono poter contare su una scuola che rispetta la legge e che sia gestita in piena sicurezza. Siamo comunque aperti a miglioramenti e suggerimenti, non polemiche fini a se stesse».

Per il sindacato la scelta della giunta, «non va nell’interesse dei bambini che dovrebbero essere maggiormente tutelati. Si produrrà solo maggiore divario e disuguaglianza - argomenta - Le istituzioni non possono stare a guardare e serve l’immediato intervento del garante dell’infanzia e della Prefettura di Venezia. La soluzione è potenziare gli organici per affrontare questa grande fase di difficoltà, lo diciamo da tempo. Le risorse per fare questa scelta ci sono ma questa giunta non le vuole utilizzare perchè non crede nelle scuole comunali. La scelta di imporre gli scaglionamenti rischia di produrre grossi problemi alle famiglie - continua il sindacato - e l’assessore Besio che ha criticato i sindacati perché non capiscono le ragioni delle famiglie, che secondo lei hanno bisogno del servizio per 12 ore e anche il sabato, le sta penalizzando. Ribadiamo l’urgente convocazione di un tavolo, come già richiesto tre giorni fa, o siamo pronti ad indire lo stato di agitazione del personale per chiedere l’intervento della Prefettura».

«All’apertura di nidi e scuole dell’infanzia si è assistito all’ennesimo caos organizzativo - commenta la capogruppo Pd Monica Sambo - dovuto all’incapacità di gestire l’accoglienza di genitori che accompagnano i bambini e che, da oggi, deve avvenire previa verifica del green pass. Riteniamo inoltre necessario aumentare il numero delle psicopedagogiste nell’intero Comune, che questa amministrazione ha deciso di dimezzare. Non è accettabile che proprio nel momento particolare dell’inserimento dei bambini ai nidi, non sia presente il coordinamento della psicopedagogista. Per questo con il capogruppo della Municipalità Danny Carella e il segretario del Pd Alessandro Ruben Strozzi abbiamo predisposto un'interrogazione».

«Sono a favore del Green pass per l'ingresso a scuola - sostiene il capogruppo di "Tutta la città insieme!" Giovanni Andrea Martini - ma si è creato l'ennesimo caos dell'ultimo minuto e di mezzo ci vanno sempre i bambini. Le famiglie vivono di comunicazioni all'ultimo minuto: a una settimana dall'inizio delle lezioni non sanno che orari avranno i figli, quando inizierà la mensa, che insegnanti ci saranno e via dicendo. In una situazione simile aggiungere last minute l'obbligo di esibire il pass per entrare con i figli a scuola è stato vissuto malissimo. Madri e padri lavorano e hanno bisogno di certezze dal mondo della scuola, che invece è fonte continua di complicazioni. Trovo che il green pass rappresenti un passo avanti enorme. So che con questo mi tirerò dietro gli strali dei no-vax ma esprimo la mia posizione. E ritengo anche che non si può pretendere di introdurre una regola tanto impattante dall'oggi al domani».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nidi comunali solo con green pass. Sambo e Martini: «Potenziare il personale». Cgil chiama il Prefetto

VeneziaToday è in caricamento