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Cronaca

Scuole sporche, ultimatum prefetto "Avete una settimana per pulire"

Giornata infuocata sul fronte scolastico. Addette alle pulizie in corteo a Venezia. Riunione tra responsabili Manutencoop e dirigenti scolastici

Tanti fronti, un unico grande campo di battaglia: le scuole veneziane preda della sporcizia. Una situazione esplosiva, dopo le chiusure registrate nei giorni scorsi tra Marghera, Mira e gli "scioperi" dell'asilo che a macchia di leopardo hanno interessato tutta la provincia lagunare.

Lunedì circa duecento lavoratrici della cooperativa Manutencoop hanno sfilato in corteo assieme ai sindacati da piazzale Roma fino a campo San Maurizio per denunciare il taglio delle ore di lavoro che hanno subito, in alcuni casi anche dell'80%. "Perché noi oggi dopo anni di lavoro invisibile vogliamo diventare visibili", hanno spiegato durante la manifestazione scandita spesso dagli slogan "Lavoro, lavoro" e "ore, ore".

Una delegazione delle lavoratrici è stata ricevuta poi dal prefetto Domenico Cuttaia, che ha espresso tutta la propria preoccupazione per una situazione definita "indegna di un paese civile". Durante la riunione il rappresentante dello Stato ha lanciato un ultimatum ai dirigenti di Manutencoop (la cooperativa che si è accaparrata l'appalto direttamente dal ministero della Pubblica istruzione): o entro lunedì prossimo la situazione tornerà alla normalità o ci sarà di nuovo una convocazione in laguna. E i rimedi potrebbero diventare più "pesanti". Una relazione al Governo e al ministro dell'Istruzione sarà inviata nelle prossime ore dalla prefettura stessa.

Sette giorni di tempo, dunque, per rendere di nuovo presentabili quegli edifici scolastici che tra mense, bagni e aule continuano a preoccupare non poco i genitori dei bimbi che frequentano asili ed elementari. Quelli che hanno iscritto i figli alla "Pascoli" di Campalto, per esempio, lunedì si sono presentati con scope e detersivi davanti ai cancelli della scuola. Volevano pulire da sé, ma poi ha prevalso la decisione di aspettare cosa sarebbe stato deciso in laguna.

L'attenzione in tarda mattinata si è quindi spostata nella sede dell'ufficio scolastico regionale, dove si sono incontrati la responsabile Gianna Miola, i rappresentanti di Manutencoop e sei dirigenti scolastici veneziani, tra cui Claudio Marangon, il responsabile dell'istituto comprensivo "Grimani" di Marghera che per salvaguardare la salute di un migliaio di bambini ha deciso di chiudere le quattro scuole che amministra (la loro riapertura martedì), e Annalisa Pilotto, la dirigente scolastica dell'istituto "Leopardi" di Mira fatto chiudere dal sindaco Alvise Maniero dopo il sopralluogo degli ispettori dell'Ulss 13. Durante la riunione è stato deciso di dare tempo una settimana a Manutencoop per redigere dei piani specifici per garantire la pulizia dei 68 istituti per cui devono prestare servizio. In più dovranno rifornire del materiale necessario per operare tutte le sedi scolastiche. Da parte loro i dirigenti scolastici starebbero sondando il terreno per una eventuale causa nei confronti della cooperativa di pulizie per inadempienza contrattuale.

Altri due appuntamenti sono già in programma: il 15 gennaio con l'assessore alle politiche educative del Comune di Venezia e, due giorni dopo, il 17, con l'assessore al Lavoro della provincia di Venezia. "E’ una situazione che non dipende dalle amministrazioni locali – ha dichiarato il sindaco Giorgio Orsoni – ma è legata al taglio orizzontale e scellerato dei trasferimenti alla scuola e, in questo caso, agli appalti centrali Consip delle pulizie. Il sindaco può esercitare solo la sua facoltà: far chiudere le scuole quando la situazione non sia più sostenibile. Auspico dunque un intervento urgente, prima di essere costretto a intervenire a tutela dei nostri ragazzi e delle loro famiglie".

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