Nuovo raid all'oasi di Spinea, ritorno nella notte per "finire il lavoro". Altri animali uccisi
A 24 ore di distanza nuova incursione notturna in via Unità. Il gestore Enrico Piva: "Questa è mafia". Intanto il popolo di Facebook si mobilita. Individuate possibili ferite "da morso"
"Sono tornati a finire il lavoro. Guardate". Dopo la mattanza della notte tra sabato e domenica, 24 ore più tardi si è registrato un nuovo raid al parco "Sos Natura" di via Unità a Spinea. Enrico Piva, il gestore, ha deciso di rivolgersi direttamente al popolo di Facebook per chiedere aiuto: "Venite qui, vi aspetto". In un video caricato sulla sua pagina, Piva sbotta: "Questa è mafia", immortalando con lo smartphone i porcellini d'india e gli altri animali che accudiva con amore privi di vita sul terreno. Intanto le indagini dei carabinieri continuano: per ora non si esclude nulla.
Gli scenari sono molteplici, e tutti allo stato sono al vaglio. Si va dalla pista satanista all'opera ripetuta di una volpe. Passando per l'avvertimento, la minaccia e l'atto vandalico. Di certo c'è che gli sforzi di Piva e del padre, che oltre al cuore hanno messo soldi e fatica nella loro attività, è andata in fumo in poche ore. Le stesse su cui si concentrano gli accertamenti dei carabinieri. Le bestiole decedute saranno sottoposte tra martedì e mercoledì a degli esami specialistici da parte di un tecnico zoofilo, che dovrà stabilire le modalità con cui è stata perpetrata la mattanza.
Dai primi accertamenti sarebbero state individuate alcune ferite da morso: è possibile quindi che all'interno del recinto di via Unità almeno nella prima notte possa essere stato presente qualche animale. Di che tipo e dimensioni sarà l'esperto a stabilirlo. In questo momento, infatti, questi morsi "mortali" non permetterebbero di far luce sulla vicenda. Oltre all'opera di una volpe (ce ne sono nel territorio del miranese e di recente si sono rese protagoniste di incursioni in pollai), non è possibile escludere che magari qualche malintenzionato possa essersi presentato di notte con un cane o un altro animale. Insomma, le indagini continuano e nelle prossime ore con ogni probabilità si arrichiranno di ulteriori elementi.
Intanto per il pomeriggio di lunedì i gestori chiedono aiuto per riuscire a ottenere un furgone: "Per salvare il salvabile". Il popolo di Facebook si sta mobilitando, visto che l'onda "emotiva" social è molto forte. Tra raccolte fondi e richieste di condividere il più possibile la storia (anche a Striscia la Notizia), rimane sullo sfondo l'amarezza di chi, come Enrico Piva, è convinto tuttora di non avere nemici: "Questi non sono umani - sottolinea - com'è possibile chiamarli così". C'è chi ha avviato raccolte fondi nelle attività commerciali del paese, chi si è informato per adottare qualche porcellino d'india (salvo poi scoprire che non ne era rimasto nessuno vivo), chi invece si sta dando da fare per acquistare un sistema di videosorveglianza. I carabinieri della compagnia di Mestre stanno verificando se l'attività, che sorgerebbe su terreno privato, sia completamente in regola dal punto di vista burocratico.
"Questi non sono vandali, ma criminali a tutto tondo - tuona il presidente della Regione, Luca Zaia - Gente priva di rispetto per ogni forma di vita che mi auguro venga presto individuata e punita con la maggior durezza possibile. Non contenti – incalza il governatore – questi personaggi spregevoli stanotte sono tornati per completare la loro opera criminale e hanno massacrato altri animali. Non ci sono parole, se non la condanna senza appello per una barbarie che non può trovare alcuna spiegazione se non nelle menti malate, o tragicamente vuote, dei responsabili. Ogni vita che si trova in natura – conclude – rappresenta qualcosa di speciale e merita un’attenzione speciale: in questo caso anche una punizione speciale per i responsabili della mattanza”.
ATTENZIONE, IL VIDEO POTREBBE URTARE LA SENSIBILITA' DEL LETTORE