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Una seconda squadra della polizia locale è partita per le zone alluvionate di Faenza

Dodici agenti e due funzionari veneziani hanno dato il cambio ai colleghi tornati dalla Romagna, si occuperanno anche di sorveglianza e antisciacallaggio. Partite anche due squadre di volontari della protezione civile

Il Comune di Venezia continua a fornire supporto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall'alluvione delle scorse settimane. È partito nel pomeriggio del 31 maggio, dalla centrale della polizia locale del Tronchetto, un secondo contingente che darà il cambio ai colleghi rientrati dall’area di Faenza dopo una settimana di lavoro.

A guidare il secondo gruppo è il commissario capo Gianfranco Zarantonello. «Il nostro impegno - commenta - prosegue con un contingente composto da 12 agenti e 2 ufficiali, che sarà operativo nella stessa zona di Faenza ma anche in un comune limitrofo, dove ci sono ancora strade isolate a causa delle frane e dove è necessario bloccare l’accesso per motivi di sicurezza». Gli agenti veneziani si occupano inoltre di svolgere operazioni di sorveglianza e antisciacallaggio.

Continua Zarantonello: «Staremo nell’area di Faenza per una settimana e verremo poi sostituiti da un terzo contingente, che ci è stato già richiesto e che verrà selezionato tra gli agenti della nostra polizia locale che si sono resi disponibili. Grazie a tutti per l’impegno e il grande senso civico».

Nella zona di Faenza la situazione è ancora molto complicata dopo i disastrosi allagamenti che si sono verificati nel mese di maggio e che hanno lasciato le strade invase da fango e rifiuti. Una settimana fa il sindaco Massimo Isola ha spiegato che «la quantità di materiale che dobbiamo raccogliere e smaltire corrisponde alla produzione di rifiuti di Faenza di un intero anno. È una sfida impossibile con le forze attualmente disponibili, per questo continuiamo a richiedere a tutti i livelli, soprattutto allo Stato, aiuti e mezzi molto più consistenti».

Nella giornata del 1° giugno sono partite per l'Emilia Romagna anche due squadre di volontari della protezione civile di Venezia, che hanno sostituito i colleghi impegnati nel comune di Solarolo, in provincia di Ravenna. «Voglio esprimere il più sentito ringraziamento - commenta il vicesindaco Andrea Tomaello - a tutti i volontari della protezione civile veneziana che in queste settimane sono partiti per prestare soccorso, dando un importante contributo nelle zone colpite dalla terribile alluvione». Ad oggi sono 26 i volontari dei gruppi comunali che, grazie alla continua formazione e ai mezzi di cui dispongono, hanno potuto aiutare nelle attività di coordinamento, di svuotamento degli scantinati allagati, di pulizia dal fango e dai rifiuti che si sono accumulati nelle strade della Bassa Romagna.

Particolarmente preziosi si sono rilevati il mezzo antincendio boschivo con pompa ad alta pressione per la pulizia delle strade, un camion con pianale ribaltabile per il trasporto dei rifiuti ed i "moduli pompa" utilizzati per il prosciugamento dalle acque alluvionali. Nelle ultime due settimane, inoltre, stanno operando volontari specializzati nelle attività di disinfestazione e disinfezione, indispensabili per il ripristino delle condizioni igieniche degli ambienti invasi dal fango. 

Protezione civile in aiuto all'Emilia Romagna

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