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Cronaca Mestre Centro

Le segnalazioni: «Bivacchi e spaccio in via Giustizia e viale San Marco»

Residenti e commercianti lamentano situazioni preoccupanti in due zone distinte di Mestre. Tra loro Mattia Favaretto, titolare di una carrozzeria che più volte è stata presa di mira dai ladruncoli

I titolari della Carrozzeria Moderna di Mestre tornano a segnalare «condizioni precarie di sicurezza e decoro» per chi vive e lavora in via Giustizia. In un'altra zona della città, lungo viale San Marco, alcuni residenti hanno osservato negli ultimi tempi bivacchi, sporcizia ed episodi di spaccio. Lo hanno segnalato alle forze dell'ordine, che qualche sera fa sono intervenute. «Da settimane - riferisce un abitante - nella zona di viale San Marco, attorno alle abitazioni adiacenti al parco giochi per bambini, si sono insediati nordafricani dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, senza alcun rispetto delle proprietà altrui: urinano sulle mura delle abitazioni e lasciano a terra bottiglie e carte, nonostante la presenza dei cassonetti a pochi metri».

Il residente racconta: «È un fenomeno preoccupante perché viale San Marco ha sempre rappresentato un modello di integrazione e convivenza basato sul rispetto ed il supporto reciproco, con famiglie appartenenti ad etnie e culture differenti». Sabato sera, in seguito alla segnalazione, sarebbero intervenute sul posto pattuglie della polizia di stato e della polizia locale. «Si era creato un gruppo di una decina di persone - racconta il testimone - chiaramente spacciatori, abbiamo visto gli incontri con i clienti. Quando si sono accorti dell'arrivo delle forze dell'ordine, però, si sono dispersi velocemente».

Sempre in questi giorni, come detto, è partita l'ennesima segnalazione dalla Carrozzeria Moderna di via Giustizia, che ha inviato una lettera alle istituzioni. La zona viene definita «teatro di bivacchi, furti, degrado ed episodi criminosi». Si legge: «Per chi vive in questo tratto di strada, lavorandoci anche 12 ore al giorno, la situazione è insostenibile. Da tempo denunciamo continui furti o tentativi di furto ai danni delle attività produttive». E poi «il viavai continuo di persone che bivaccano sdraiate sul marciapiede di fronte alla nostre vetrine. In molti casi questi soggetti sono stati notati mentre erano intenti a tagliarsi i capelli, cucinarsi il pranzo in strada, litigare tra loro, generando schiamazzi e addirittura a fare uso di droghe davanti agli occhi di tutti».

La lettera è firmata da Mattia Favaretto, imprenditore di 33 anni titolare dell'azienda. «Abbiamo 22 dipendenti - sottolinea - tanti quanti i furti subiti. Tutto ciò danneggia anche la nostra immagine, oltre alla sicurezza delle persone che frequentano la via. Chiedo - conclude - un intervento strutturale e definitivo».

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