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Cronaca San Donà di Piave

Il segnale Rai diventa un incubo a San Donà, i tecnici: "Zero criticità"

Gli esperti, dopo la richiesta d'intervento del sindaco Cereser, non hanno ravvisato grossi problemi. Il primo cittadino: "La questione venga risolta"

Segnale Rai disturbato da interferenze provenienti da altri ripetitori. È il risultato accertato dai tecnici di Rai Way, l’azienda che si occupa della diffusione del segnale della televisione pubblica. L’intervento era stato richiesto dal sindaco Andrea Cereser con una nota alla sede Rai del Veneto a fronte di lamentele da parte di cittadini. «Con l’introduzione del digitale terrestre sono divenute frequenti le segnalazioni sulla cattiva ricezione dei programmi televisivi – aveva spiegato il sindaco -  Si tratta di un problema mai del tutto risolto e che in estate tende ad aggravarsi».  

La relazione dei tecnici di Rai Way evidenzia come il problema riguardi, per quanto concerne la Rai, soprattutto i canali tematici. Le tre reti storiche nazionali e Rai News, invece, sono trasmesse su banda Vhf, su frequenza esclusiva, sia dal trasmettitore di Monte Venda, nel Padovano, che dal Col Visentin. I livelli di campo ricevuti e la qualità relativa, secondo i tecnici di Rai Way, sono al di sopra dei valori minimi. «Non si può però escludere – scrivono i tecnici - che vi possano essere dei leggeri “squadrettamenti”, con effetto mosaico sullo schermo o al più delle brevi interruzioni, dovute a fenomeni di propagazione anomala per condizioni di temperature e umidità dell’aria eccezionali».

Più complessa la situazione dei canali tematici, soggetti a interferenze di altri trasmettitori che irradiano sulla stessa frequenza. In particolare, nelle giornate più calde, il segnale proveniente da trasmettitori lontani può mantenere intensità elevate a distanze ben superiori rispetto alle normali condizioni di esercizio. Le misurazioni hanno evidenziato la presenza dei segnali provenienti dai trasmettitori di Monte Nerone, in provincia di Pesaro; Bertinoro (FC) e Morciano di Romagna (RI). I tecnici non escludono che, nell’arco della giornata, il segnale vada peggiorando fino alla sua totale scomparsa quando il decoder non riesce più a discriminare il segnale utile dal segnale interferente.

Secondo Rai Way il problema riguarderebbe meno dell’1 per cento delle trasmissioni complessive, limite considerato uno standard qualitativo ottimale per i segnali digitali. Il disagio deriverebbe principalmente dal fatto che tale entità temporale tenderebbe a concentrarsi in determinati giorni e ore rendendo a volte il fenomeno assai fastidioso. Il problema sarebbe quindi connaturato alla tecnologia digitale. «Ringraziamo i tecnici per la loro solerzia ma insistiamo perché il problema venga risolto in quanto le lamentele sono diffuse – replica il sindaco – Avere, ad esempio, un segnale ottimale in piena notte non compensa certamente le interferenze in prima serata o nei momenti in cui si effettivamente vede la televisione».
 

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