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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Licenze dei taxi acquei, la Cassazione dà ragione agli esclusi: "Assegnazioni errate"

La vicenda si trascina dal 2012. Un paio di esclusi dal concorso avevano vinto il ricorso al Tar e in Consiglio di Stato. Ora la Cassazione: "Punteggi sbagliati, esclusi senza motivo"

"Il ricorso è infondato". Nuovo capitolo nella saga giudiziaria che tiene banco dal 2012 sull'assegnazione delle licenze per taxi acquei, dopo il concorso di 4 anni fa. Ci sono state mosse e contromosse dentro e fuori dalle aule di Tribunale, visto che 2 dei protagonisti della vicenda a marzo 2015 si incatenarono a Ca' Farsetti per chiedere giustizia. Perché loro avevano ottenuto la licenza e sulla base di ciò avevano effettuato onerosi investimenti. Ora rischiano di rimanere con un pugno di mosche. Erano 25 in totale quelle in palio, ma sulla base anche dell'impasse giudiziaria pare che il Comune ne abbia concesse altre 2 anche a chi era rimasto escluso ed era ricorso al Tar, avendo ragione fino alla Cassazione. Ora la palla torna a Ca' Farsetti, che dovrà decidere il da farsi: annullare in modo definitivo il concorso? Assegnare 27 licenze? Escludere chi ha perso la battaglia giudiziaria? Si vedrà. Di certo le acque per ora restano agitate.

I fatti: con sentenza del 13 settembre scorso, pubblicata in questi giorni, i giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso avverso la sentenza del Consiglio di stato di gennaio 2015 di 2 tassisti che avevano ottenuto le licenze. Erano 25 in palio a suo tempo: assegnate in base a punteggi contestati da chi è rimasto fuori per un soffio. I 2 esclusi hanno presentato ricorso al Tar, trovandosi contro i "vincitori" e il Comune, che aveva bandito il concorso. I giudici amministrativi hanno dato ragione ai ricorrenti. A quel punto si è passati al Consiglio di Stato, che, a gennaio 2015, ha dato ancora ragione agli esclusi. Scontato il passaggio in Cassazione, che a settembre si è espressa senza ribaltare il giudizio del grado precedente.

Secondo il Consiglio di Stato i punteggi assegnati a 2 dei 25 vincitori del concorso erano errati: "Il giudice afferma che si sarebbero dovuti riconoscere solo 6,12 punti in luogo dei 12,14 per uno, e 9,87 punti invece di 14,51 per l'altro". E' su questo passaggio della sentenza che puntava il ricorso in Cassazione, secondo cui il giudice amministrativo avrebbe provveduto "in eccesso di potere giurisdizionale, sostituendosi alla commissione esaminatrice (...). Imponendo l'inserimento in graduatoria dei due esclusi".

Il ricorso, appoggiato anche da Ca' Farsetti, è stato rigettato. Secondo la Cassazione, infatti, la sentenza andava letta nel senso generale, senza "estrapolarne frasi": "La questione sottoposta - si legge nella sentenza - era quella dell'illegittimità della decisione della commissione di assegnare punteggio di anzianità per il servizio taxi prestato quali collaboratori familiari; punteggio assegnato annualmente su un numero di giorni doppio (365 invece di 176) rispetto al punteggio massimo che la stessa commissione aveva ritenuto ammissibile. Ritenuto fondato questo rilievo, il giudice ha proceduto a compiere un'operazione matematica, attraverso la quale ha dimostrato che il punteggio assegnato non era corretto". Di qui la sentenza irrevocabile e la vittoria dei 2 tassisti nel 2012 esclusi dai vincitori.

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