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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza inverno, Venturini: "Lusinghieri i dati sull'accoglienza dei senza tetto"

Parola d'ordine: "inclusione sociale". Bilancio positivo sull'ospitalità del Comune: oltre 3 mila e 900 posti letto, 700 in più dello scorsa stagione, 100 sacchi a pelo e 700 coperte

E' un bilancio positivo quello presentato dall'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, giovedì a Villa Querini sull'ospitalità del Comune ai senza tetto, l'inverno scorso. “È un risultato decisamente lusinghiero, sia per la quantità che per la qualità dei servizi offerti - commenta Venturini - non solo nell'ambito dell'assistenza e accoglienza notturna, ma anche per quanto riguarda l'innovativo progetto che sta molto a cuore a questa amministrazione: quello di inclusione sociale, per un ritorno alla vita attiva dei senza dimora”.

Alla presentazione dei dati del progetto “Emergenza inverno 2016, 2017” erano presenti, tra gli altri, la dirigente dei servizi per la coesione sociale, Alessandra Vettori, il presidente e il direttore della Casa dell'Ospitalità, rispettivamente Giovanni Benzoni e Francesco Pilli, il responsabile servizi al lavoro della cooperativa Coges, Antonio Boschin.

Grazie all'aumento dei posti letto da 24 a 34 per notte, portati anche a 45 nel periodo più freddo, sono state complessivamente 3928 le accoglienze notturne della Casa dell'Ospitalità: quasi 700 in più di quelle offerte nell'inverno precedente. Riguardo all'assistenza in strada sono stati distribuiti complessivamente circa un centinaio di sacchi a pelo, 700 coperte, 2000 kit “scaldamani” e 1700 “scaldapiedi”, oltre a 11 mila merende e 200 chili di tè solubile.

 “In pratica siamo riusciti a raggiungere – ha sottolineato Venturini – oltre 400 persone che vivono in strada, offrendo a quasi tutte loro la possibilità, nelle notti più rigide, di dormire in un posto caldo e dotato di docce. Non solo assistenza, però, ma anche, come dicevo, la possibilità di dare il via ad un percorso di recupero sociale. Un percorso questo che è stato effettivamente attivato per 36 persone in ambito lavorativo (con l'avvio, tra l'altro, di 6 tirocini in aziende, 4 corsi di formazione, 21 contratti di lavoro, tre dei quali a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato). Sono state inoltre sei le persone uscite dalla Casa dell'Ospitalità per andare a vivere autonomamente”.

 “L'obiettivo – ha spiegato Venturini – è quello di trovare dei fondi per poter dare avvio ad un'ulteriore fase: quella appunto dell' 'housing first', reperendo sia strutture intermedie di dormitorio che vere e proprie abitazioni. Potremo dare così il via ad un percorso di piena autonomia sociale, che si affianchi a quello economico, per favorire un effettivo reinserimento nella vita attiva di queste persone.”

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