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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Giuliano

Nuovo sequestro a San Giuliano per violazione del vincolo paesaggistico

Sui terreni manca l'autorizzazione della Soprintendenza, inoltre i lavori realizzati finora non avrebbero rispettato le prescrizioni contenute nel parere della stessa

I carabinieri della stazione della Forestale di Mestre e del nucleo di polizia ambientale agroalimentare hanno eseguito un nuovo sequestro nell'area di San Giuliano, per opere che sarebbero state realizzate in maniera non conforme alle prescrizioni per l'esecuzione dei lavori contenute nel parere della Soprintendenza. Nell'area a ridosso della zona del Tamburello sono stati realizzati parte dei plinti per la recinzione dell'area adibita agli eventi e concerti, una parte del ponte di collegamento al Tamburello e inoltre la zona comprende un appezzamento di 2000 metri quadri che dovrebbe essere destinata ai palchi degli spettacoli ma ora viene utilizzata come campo sportivo polifunzionale. Su questi terreni doveva essere rilasciata un'autorizzazione paesaggistica dal Comune stesso in quanto delegato dalla Soprintenza, che è mancante.

Ipotesi di reato

Il sequestro preventivo disposto dal gip di Venezia Barbara Lancieri è relativo a violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, sull’area del medesimo Parco interessata dal progetto edilizio, in parte realizzato. I militari dei carabinieri della Forestale hanno inoltre proceduto alla contestazione delle ipotesi di reato previste dal Testo Unico Edilizia a carico dei direttori lavori che si sono succeduti nel tempo, del responsabile unico del procedimento e del legale rappresentante della società esecutrice materiale dei lavori.

I motivi

Questo sequestro ha motivazioni completamente differenti dal precedente, effettuato sempre sulle aree del parco di San Giuliano dai carabinieri del corpo Forestale il 4 luglio del 2019. In quel caso fu la riscontrata presenza di inquinamento da amianto a portare i militari a San Giuliano per interdire lo spazio nella porzione di parco che, con delibera di giunta del 2018, doveva essere dedicato ai grandi eventi. Era stato lo stesso assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin, «dopo i campionamenti sul terreno, che non avevano registrato tracce di cemento-amianto, come invece rinvenuto poi dalle indagini dei carabinieri - disse - A darne notizia. Resta fermo - aveva concluso - che l’obiettivo è potenziare le funzioni del parco e allargare di altri 8 ettari l’area a disposizione dei cittadini».

Il Comune

In merito al nuovo sequestro, «relativamente ad alcune zone limitate del Tamburello e altre zone puntuali del Parco San Giuliano messo in atto venerdì dai militari della Forestale di Mestre e dal nucleo polizia ambientale agroalimentare, rispetto alle quali l'autorità giudiziaria sta svolgendo ulteriori accertamenti in materia paesaggistica a completamento del procedimento avviato nel 2019, l'amministrazione comunale ha rinnovato all'autorità giudiziaria piena collaborazione al fine di poter restituire, al più presto ai cittadini la libera fruizione delle aree stesse».
 

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