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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Se il pesce manda i centri estetici in alto mare, pioggia di sequestri

I Nas di Treviso hanno chiuso due attività abusive e una terza solo nel settore "fish pedicure". Tredici vasche requisite nel Veneziano

Il problema, oltre che sanitario, è anche formale. Non c'è una norma, per ora, che regoli la pratica orientale della "fish pedicure" anche in Italia. Per questo, quindi, se una struttura pubblicizza questo servizio come un centro benessere, deve sottostare a un regolamento specifico, che impone autorizzazioni sanitarie e personale qualificato. Tutto questo in due strutture del Veneziano non c'era. I Nas di Treviso questa estate ne hanno quindi decretato il sequestro. Attività abusiva, si chiude.

A OGNI SERIE DI CONTROLLI ARRIVANO I SEQUESTRI

Stesso discorso per una terza struttura (tutte ubicate sulla costa in località turistiche, da Venezia a salire) che si è vista porre i sigilli su una vasca per la fish pedicure, trattata alla stregua delle altre attrezzature di un centro benessere. In tutto sono stati tredici gli acquari finiti nel mirino dei militari dell'Arma, tutti "veneziani". All'interno circa 1.400 piccoli pesci esotici "Farra Rufa", che servono per la pratica in Italia ancora non autorizzata. Una delle attività sequestrate era a conduzione cinese.

Durante i controlli "estivi" dei Nas sono stati sanzionati anche un centro massaggi cinese e un centro estetico per un solarium non a norma. In tutto (gli accertamenti si sono sviluppati anche nel Trevigiano e nel Bellunese) sono stati sequestrati sette centri estetici, di cui cinque gestiti da cittadini cinesi, oltre che locali e attrezzature. Irregolarità sono state riscontrate in 11 delle 12 strutture controllate. Complessivamente sono state elevate multe per oltre 14 mila euro. Il valore delle attività sequestrate è di circa un milione e 500 mila euro.

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