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Cronaca Stra

Prestazioni sessuali "extra", sequestrato centro massaggi di Stra

La guardia di finanza ha messo i sigilli all'immobile. A seguito degli accertamenti, è emerso un giro di prostituzione che garantiva migliaia di euro di ingressi ogni giorno

La guardia di finanza di Venezia, su delega della Procura lagunare, ha messo i sigilli a un centro massaggi di Stra. I militari, a seguito delle opportune verifiche, hanno ipotizzato che la "massaggiatrice", una donna italiana formalmente assunta come dipendente, fosse solita offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro.

Gli accertamenti delle fiamme gialle sono partiti da una segnalazione anonima pervenuta al 117. Il centro benessere, frequentato da numerosi avventori, a quanto sembra, era pubblicizzato in molti siti internet e forum, con fotografie di giovani e avvenenti donne, per attirare l'attenzione di nuovi potenziali clienti.

L’attività illecita era gestita da una donna di origini albanesi, da molti anni in Italia, la quale avrebbe provveduto ad incassare il denaro delle prestazioni. Il locale commerciale, poco visibile e anonimo, registrava entrate giornaliere anche di migliaia di euro. Una parte del denaro incassato sarebbe stato trattenuto dalla titolare del centro, mentre un’altra parte sarebbe servita per ricompensare la dipendente. Al riguardo, sono in corso approfondimenti di natura amministrativa, finalizzati alla ricostruzione dei compensi ricevuti, anche di natura illecita.

La titolare è stata segnalata all'autorità giudiziaria competente. Il gip presso il tribunale di Venezia ha anche disposto il sequestro dell'immobile, ritenendolo una copertura per lo svolgimento dell'attività di prostituzione.

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