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Cronaca

Maxi sequestro di borse dannose per la salute, 53mila prodotti requisiti

La Finanza di Venezia, partendo da alcuni venditori ambulanti senegalesi, è riuscita a ricostruire la filiera dei capi illegali (e pericolosi) arrivando fino a un'azienda di Sesto Fiorentino, in Toscana

Messe in fila avrebbero formato 13 chilometri di borse potenzialmente molto dannose per la salute. Tre volte la distanza che intercorre tra la stazione di Venezia Santa Lucia  e i giardini pubblici del centro storico lagunare. Questo il risultato di un'operazione della guardia di finanza contro il commercio abusivo, che ha preso il "la" dal sequestro di alcuni articoli di pelletteria che venivano venduti da alcuni ambulanti di nazionalità senegalese tra le calli veneziane. Le Fiamme Gialle, a partire da questi prodotti, sono riuscite a risalire a quattro attività commerciali mestrine dove i venditori si rifornivano, tutte gestite da cittadini di nazionalità cinese.

 

Poi le indagini si sono approfondite. Nei quattro locali le Fiamme Gialle hanno rinvenuto circa 14mila articoli che, in base ad attività investigative, si riteneva contenessero sostanze pericolose per la salute. In effetti, i rapporti di analisi effettuati da un laboratorio chimico accreditato al ministero delle Attività produttive hanno certificato la presenza di metalli pesanti all’interno della composizione chimica degli articoli sequestrati, con particolare riguardo alla presenza di cadmio, che fornisce al materiale plastico rigido caratteri di morbidezza simili alla pelle di origine organica. Questa sostanza, rilasciata dal pellame sintetico, a contatto con accessori che a loro volta vengono a contatto con la pelle è estremamente pericolosa e può favorire l’insorgenza di gravi malattie.

Gli inquirenti quindi hanno puntato al "livello superiore". Si è individuata la società che a sua volta riforniva delle borse i quattro negozi, che si trova a Sesto Fiorentino, in Toscana, per poi perquisirne il magazzino di 5mila metri quadri. Lì è avvenuto il sequestro più ingente: sono state requisite 40mila tra borse e accessori, arrivati direttamente dalla Cina. In totale sono stati tolti dal commercio 53mila articoli.

Il sequestro dell’enorme quantitativo di borse, destinate nell’intenzione dei trafficanti al centro storico veneziano, ha consentito di infliggere un duro colpo all’organizzazione che gestisce il traffico di questi articoli che, posti in vendita a Venezia in grandi quantità ed essendo in apparenza di qualità media, non sarebbero stati percepiti nella loro reale pericolosità. Ora le Fiamme Gialle stanno passando al setaccio anche tutte le possibili condotte fraudolente di natura fiscale.

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