rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Centri estivi a Venezia, Pd: «Tanti bambini fuori». L'assessore: «Stiamo attivando altri servizi»

Il botta e risposta in Comune dopo l'aumento delle richieste delle famiglie. Sambo: «Si poteva organizzare prima». Besio: «Siamo già al lavoro per soddisfare le richieste in attesa»

È polemica sui centri estivi a Venezia. Dopo la pubblicazione on line della mappa di tutte le 164 offerte della Città metropolitana, organizzate da associazioni e società sportive per la stagione 2022, il Partito Democratico punta il dito contro i «posti insufficienti ai centri estivi del Comune di Venezia».

«Quest’anno - commenta la consigliera e segretaria del Pd Monica Sambo - le graduatorie appena pubblicate evidenziano un alto numero di richieste, dovuto probabilmente alle motivate esigenze lavorative delle famiglie con l’uscita dalla pandemia Purtroppo l'amministrazione ha scelto di accorpare in alcuni casi anche 3 sedi, o di segliere tra due sedi vicine quella con meno capienza. Sono ormai molte le famiglie che segnalano l’esclusione dei propri figli dai centri estivi (si parla in alcune municipalità di 20-40 bambini), esprimendo forti preoccupazioni e disagi non avendo alternative disponibili e tempi troppo brevi per potersi organizzare. A luglio non sapranno come fare. Sarebbe stata necessaria una programmazione più veloce ed efficace e una disponibilità maggiore di risorse, anche di personale e di sedi». Una situazione su cui l'assessorato alle Politiche educative afferma di essere al lavoro da tempo. 

L'assessorato

«Il nido estivo a luglio quest'anno, come gli altri anni, viene fornito in circa la metà dei nidi attraverso accorpamenti, utilizzando il personale comunale che per contratto e per accordi sindacali può lavorare solo 15 giorni nel mese. In ogni accorpamento viene data priorità ai bambini i cui genitori lavorano entrambi. Fino a quest'anno con queste regole si sono sempre potute soddisfare quasi la totalità delle richieste - commenta l'assessore Laura Besio - In pochissimi casi si è verificata la necessità di una graduatoria per bimbi di famiglie con un solo lavoratore tra i due genitori. A titolo esemplificativo, l'accorpamento negli asili Peter Pan-Melograno è lo stesso dell'anno scorso, con la differenza che l'anno passato 5 erano i bambini rimasti fuori, mentre quest'anno sono ben 18, tra cui anche famiglie con genitori entrambi lavoratori. A Venezia non essendo disponibile il nido Arcobaleno (da 60 posti) abbiamo attivato sia il Glicine (39 posti) che l'Onda (40 posti). Oggi questi due nidi accolgono complessivamente 54 bambini (l'anno scorso il solo arcobaleno 46 bambini). Da questi dati è evidente che la richiesta quest'anno si è di molto incrementata ma i posti offerti non sono stati diminuiti, anzi».

Replica

«Probabilmente - replica Sambo - il risultato sarebbe stato diverso se, in fase di pianificazione degli accorpamenti, l’Amministrazione avesse optato per le strutture più capienti, evitando così di escludere i bambini. Con tempi più adeguati la lista degli accorpamenti avrebbe potuto essere rivista, recuperando numerosi posti in più una volta acquisite le richieste. A fronte della situazione - conclude - depositerò un'interrogazione urgente per sapere se si intenda trovare immediata soluzione al problema delle numerose esclusioni segnalate nei centri estivi, valutando anche l’apertura di ulteriori plessi». «Per cercare di soddisfare la domanda, consapevoli del prezioso supporto del prolungamento estivo per la famiglia, gli uffici del settore assieme alle educatrici stanno già definendo da alcuni giorni l'attivazione di un servizio ulteriore nella municipalità di Chirignago Zelarino, area dove è maggiormente concentrata la lista d'attesa», conclude lassessore Besio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centri estivi a Venezia, Pd: «Tanti bambini fuori». L'assessore: «Stiamo attivando altri servizi»

VeneziaToday è in caricamento