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Cronaca

Sforamento del Patto di stabilità, appello a Roma per salvare i conti

Da gennaio possibili tagli di 300 euro per le indennità dei dipendenti di Ca' Farsetti. Tutto dipende dalla volontà del Governo di aiutare la città

Il tempo sta per scadere, ma all'appello mancano sempre quei 40 milioni di euro necessari per non sforare il patto di stabilità. Una "mission impossible" che necessariamente induce a pensare a ciò che avverrà a gennaio, quando automaticamente diventeranno effettive le sanzioni e i tagli derivanti dal mancato rispetto dei parametri di bilancio. Come riportano i quotidiani locali, sarà ancora salasso per i dipendenti comunali, che hanno lottato per evitarlo nel 2014, e ora si ritrovano come regalo di Natale lo stesso fantasma per l'anno successivo. La questione da amministrativa è diventata prettamente politica: si guarda al Governo per ottenere una scappatoia in extremis, altrimenti la scure sul fondo della retribuzione integrativa dei lavoratori potrebbe pesare in media per 300 euro a dipendente.

Dopodiché ci saranno le penalizzazioni in fatto di trasferimenti statali, che potrebbe essere di 17 milioni di euro. Una condizione che non mette al sicuro i conti nemmeno per il 2015. Anzi, già fa scattare il nuovo allarme rosso. Naturalmente i sindacati sono già sul piede di guerra, ma intanto si lavora per salvare il salvabile. Per questo motivo il commissario Vittorio Zappalorto lunedì prossimo dovrebbe avere un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Al faccia a faccia dovrebbero partecipare anche i due sottosegretari all'Economia Pier Paolo Baretta ed Enrico Zanetti. Da lì si cercheranno di capire strategie e scenari possibili. Mercoledì invece il titolare pro tempore di Ca' Farsetti avrebbe avuto un colloquio direttamente con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, spiegando la situazione in cui versa il Comune. Dell'impossibilità di vendere Palazzo Diedo e Palazzo Gradenigo, e in più la prevista alienazione contestata dalla città di villa Hèriot che per ora non si è concretizzata.

Si lavora quindi per reinserire nel decreto Milleproroghe che seguirà l'approvazione della legge di stabilità quell'emendamento di rifinanziamento della legge speciale che potrebbe portare ossigeno (e milioni di euro) nelle casse cittadine. Oltre che qualche misura per attenuare le conseguenze dello sforamento del Patto. Ma se la convergenza parlamentare trasversale "veneziana" parrebbe esserci, tutto dipende da ciò che deciderà il Governo. E' stato infatti l'Esecutivo a cassare l'emendamento a favore di Ca' Farsetti all'interno della legge di stabilità. A gennaio si vedrà se le decisioni saranno diverse.

Giovedì è in programma anche la presenzazione dell'appello "Cambiare il Patto di stabilità per Venezia, subito". Si tratta di una richiesta che verrà recapitata a tutte le alte cariche politiche nazionali, sottoscritta da sindacati e categorie economiche. Promossa dalla Fondazione Gianni Pellicani.

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