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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Santo Stino di Livenza

Resta invalido, perde lavoro e casa L'incubo di un 42enne a San Stino

Un uomo marocchino nel 2010 è stato vittima di un pirata della strada. Invalido, licenziato, adesso su di lui pende pure lo sfratto esecutivo

Aveva una casa, un lavoro e una buona salute. In Italia si era integrato bene, con lo stipendio riusciva a mantenere una numerosa famiglia composta da quattro figli di cui due gemelline di tre anni. Poi, nel gennaio del 2010, la ruota ha girato e un 42enne marocchino ormai da anni a San Stino è piombato in un terribile tunnel di sfortuna e povertà. In quel maledetto 2010 è stato investito da un pirata della strada e a causa di quell’incidente è rimasto invalido, di conseguenza ha perso prima il lavoro e poi la casa. E ora tenta di sopravvivere, con una pensione di invalidità davvero irrisoria ma con tanta forza di volontà. Il destino si sarà pure accanito contro di lui, ma quella famiglia da mantenere vale più di ogni altra cosa.

La storia arriva da San Stino, dove l’uomo ha vissuto fino ad ora. Era arrivato in Italia da Casablanca nel 2002 e rimboccandosi le maniche aveva trovato un’occupazione in una ditta di Piavon di Oderzo e un alloggio a San Stino. Giovedì, come riporta La Nuova Venezia, ci sarà lo sfratto esecutivo della sua abitazione. L’uomo, che dispone di una pensione di invalidità di appena 130 euro, non è più riuscito a pagare l’affitto.

Da quell’incidente in poi, dunque, tutto è cambiato. Tutto è precipitato. La zona era buia, la strada era ghiacciata: il pirata che provocò l’incidente si dileguò, lui denunciò tutti ai Carabinieri di San Stino ma l’automobilista non è mai stato trovato. Le lesioni alle vertebre furono gravissimi, gli interventi chirurgici alla schiena lo salvarono ma non gli permisero di evitare l’invalidità. Il 42enne non può più sollevare pesi: per un anno fu pagato in regime lavorativo di malattia, poi c’è stato il licenziamento e l’inizio di un secondo incubo. Ora, con lo sfratto, rischia di trovarsi a piedi, in strada. Ripensando a quattro anni fa, quando aveva lavoro, casa e salute.

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