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Cronaca

Faceva evadere le tasse agli imprenditori, l'inchiesta arriva in laguna

Un sedicente promotore finanziario di Montecatini è finito in manette, altri 26 gli indagati. Perquisizioni in mezza Italia, anche nel Veneziano

Avrebbe offerto, anche attraverso il web, soluzioni a imprenditori per salvaguardare i patrimoni delle loro ditte in crisi, realizzando in realtà operazioni di distrazione dei beni di società in stato di insolvenza a danno di creditori ed erario. Questa l'accusa che ha portato all'arresto, su misura cautelare, di un "sedicente legale tributario", originario di Montecatini (Pistoia) ma con il suo centro d'affari a Milano, indagato con altre 26 persone in un'inchiesta di guardia di finanza e Procura di Pistoia. Associazione a delinquere transnazionale finalizzata a reati fallimentari, fiscali e riciclaggio l'ipotesi di reato contestata. E l'inchiesta a quanto pare arriva fino alla provincia di Venezia, dove riesederebbe almeno uno degli indagati e dove sarebbero state condotte alcune perquisizioni. 

Secondo le fiamme gialle, l'inchiesta, condotta dai finanzieri di Montecatini e della pg della Procura, ipotizza "un sodalizio criminale ideato e promosso" dall'arrestato, grazie a "una pletora di prestanome e aziende, anche di diritto comunitario, al soldo del consulente". In particolare il meccanismo per "smaterializzare" i patrimoni aziendali, avrebbero previsto "una modifica dell'assetto societario mediante acquisizione delle quote di società, sostituzione dell'amministratore/cliente e spostamento della sede legale; accensione e utilizzo di conti ad hoc per far transitare le movimentazioni sottese alle operazioni di spossessamento dell'azienda; l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per giustificare le movimentazioni finanziarie e le operazioni commerciali; la cessione, al termine delle operazioni di depauperamento, delle ricchezze residue delle società a personaggi bulgari, slovacchi, cechi e inglesi della compagine sociale con conseguente trasferimento della sede all'estero onde farne perdere definitivamente le tracce".

Il sedicente legale arrestato, è stata fermato vicino a Modena: era a bordo di un'auto di lusso, spiegano i finanzieri in una nota, nel cui interno sono stati rinvenuti svariati cellulari e un personal computer. I baschi verdi contemporaneamente hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazioni di prestanome e imprenditori, tra le province di Milano, Varese, Venezia, Modena, Savona, Pistoia, Pisa e Taranto, sequestrando pc e varia documentazione. Ancora, sequestrati ai fini della confisca somme di denaro sui conti correnti di alcuni indagati e 7 immobili, oltre all'auto e a un orologio Rolex dell'arrestato, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.

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