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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza nei tribunali, no ai controlli macchinosi: chiesto vertice

Dopo gli spari al tribunale di Milano la rivoluzione che sta interessando le aule di giustizia rischia di creare problemi di aggravio dei tempi di lavoro anche a Venezia. I legali chiedono accordi con il procuratore

Dopo gli spari al tribunale di Milano una piccola rivoluzione sta interessando i tribunali d’Italia. Non è da meno anche la Cittadella della Giustizia di Venezia che si troverà a fare i conti, presto, con maggiori controlli nei punti di accesso.

PRO E CONTRO. Una situazione inevitabile, nata affinchè quanto accaduto alcuni giorni fa nel capoluogo milanese non si verifichi mai più. Una situazione che, però, potrebbe avere anche dei lati negativi e ripercuotersi come un boomerang sulla già lenta e problematica macchina della giustizia in Italia.

INCONTRO. Per questo il presidente della Camera Penale del capoluogo lagunare, Renato Alberini ha chiesto un incontro urgente con i legali di Venezia al procuratore generale reggente proprio per discutere di sicurezza negli uffici giudiziari. Attualmente, sul fronte delicato dell'accesso agli uffici, c’è il medesimo ingresso per pubblico e avvocati. Una situazione rischiosa: indispensabili maggiori controlli o un accesso riservato ma, si chiede, il tutto dovrà essere effettuato con criterio. Controlli da “aeroporto”, per intenderci, se da un lato portano a una maggiore sicurezza, dall’altra rischiano di aggravare i tempi di lavoro. Un “lusso” che la giustizia non può certo permettersi.

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