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Cronaca Campagna Lupia / Piazza Giorgio Amendola, 22

Sigilli al centro massaggi cinese, era una casa del sesso. In manette la "maitresse"

Il controllo dei militari dell'Arma di Campagna Lupia nella serata di giovedì. Una 45enne cinese colta in flagranza di reato: sfruttava almeno due connazionali a scopo sessuale

È finita in manette con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Nella serata di giovedì, i militari dell'Arma della stazione di Campagna Lupia hanno arrestato una 45enne di nazionalità cinese, ma residente in città, nel corso di un controllo in un centro massaggi di piazza Amendola. Una struttura che, come già accaduto in passato, altro non era che una copertura per celare la vera "identità" del salone, ossia quella di casa del sesso. Dopo la perquisizione, i carabinieri hanno messo i sigilli all'attività.

Flagranza di reato

I militari dell'Arma hanno sorpreso in flagranza di reato la donna mentre riceveva 50 euro da un cliente per una prestazione sessuale effettuata poco prima da una delle dipendenti del centro. La 45enne avrebbe avuto, all'interno dell'attività, il ruolo di "maitresse", padrona quindi, sfruttando almeno 2 connazionali (quelle presenti al momento del blitz dei carabinieri) a scopi sessuali. La sua giornata è terminata con il trasferimento alla casa circondariale femminile di Venezia.

Perquisizione dei locali

Nel corso della perquisizione del locale gli uomini in divisa hanno trovato numerosi profilattici, a riprova di quale fosse il vero business del centro massaggi, nonché 5mila euro in contanti, somma ritenuta provento dell'attività illecita di sfruttamento della prostituzione, e quindi sottoposta a sequestro. Così come l'intera struttura, che sarebbe finita sotto la gestione della 45enne a partire dal 2017. Continuano le indagini per capire quanto allargato fosse il giro di clienti e quante donne possano essere rimaste invischiate nell'attività illegale.

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