rotate-mobile
Cronaca Castello / Fondamenta Arsenale

Eroe per caso, si tuffa e salva una donna all'Arsenale: "La corrente mi trascinava via"

Silvano Secchi, 35 anni, giovedì ha soccorso una signora nelle acque del rio dell'Arsenale: "Rantolava ed era priva di sensi, credo che chiunque l'avrebbe fatto. Sarebbe morta"

"La corrente mi trascinava verso il Bacino, mi sono dovuto aggrappare alla riva altrimenti rischiavo grosso". Racconta con la massima naturalezza possibile un gesto che forse non molti altri avrebbero compiuto Silvano Secchi, 35enne che suo malgrado si è ritrovato "eroe per un giorno" a due passi dal ponte dell'Arsenale a Venezia. Giovedì mattina Silvano parte dal panificio di via Garibaldi in cui lavora e inizia a rifornire le attività della zona. Non sarebbe stato però un giro come gli altri: "Erano le 6.30 quando ho visto una donna urlare dal ponte. Diceva 'muore, muore' - racconta - poi mi indica con l'indice qualcosa in acqua. E capisco". 

Nel rio dell'Arsenale c'è una signora di circa 40 anni, priva di sensi. Si vede solo la schiena, il resto è tutto sotto il pelo dell'acqua: "Non ci ho pensato due volte - continua il 35enne - mi sono tolto la giacca e la maglia e mi sono tuffato in rio. Credo che tutti l'avrebbero fatto. In quei momenti non pensi a nulla. Lo fai e basta. Ho perso gli occhiali, ma poco importa". La situazione però all'inizio non era così semplice: "Ho fatto due bracciate ma la corrente mi trascinava fuori, verso la laguna. Con i vestiti ad appesantirmi non potevo continuare. Così mi sono attaccato alla riva e ho allungato il braccio. Mancava poco. Allora mi sono lasciato andare per pochi secondi, trascinando il corpo fino a riva. Poi ho urlato 'deme 'na man', perché da solo non potevo riportare all'asciutto la signora. Rantolava". 

Nel mentre qualcuno chiama il 118, che interviene con una idroambulanza. La donna viene portata in gravi condizioni all'ospedale, ma è viva. E' stata intubata e ricoverata in Rianimazione. Il giorno seguente è stata dichiarata fuori pericolo. Non fosse intervenuto Silvano Secchi l'epilogo sarebbe stato forse ineluttabile: "Io mi sono dovuto allontanare perché dovevo continuare il mio giro. Il lavoro chiamava - conclude il 35enne - mi sono andato a cambiare con l'aiuto di un amico e mi sono rimesso in marcia. Non chiedo nulla, credo che chiunque l'avrebbe fatto. Quando ho scoperto poche ore più tardi che la donna era viva ho tirato un grosso sospiro di sollievo. Mi bastava questo. Ma, ripeto, chiunque con un po' di morale l'avrebbe fatto". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Eroe per caso, si tuffa e salva una donna all'Arsenale: "La corrente mi trascinava via"

VeneziaToday è in caricamento