Un infarto al volante, morto dopo una settimana Simone Zappulla
Il 39enne era stato operato al cuore, ma un'embolia ha complicato la sua degenza. Dopo sette giorni di lotta si è spento nell'ospedale di Mestre
Una settimana fa, mentre consegnava pacchi con il furgone Tnt, è sceso in strada e ha chiesto aiuto, poi si è accasciato a terra. Sabato, dopo sette giorni di agonia tra l'ospedale di San Donà e l'Angelo di Mestre, il suo cuore ha smesso definitivamente di battere. Se ne va così, tra le lacrime degli amici e dei parenti, Simone Zappulla, 39enne di Porto Santa Margherita con radici siciliane: tra un mese si sarebbe finalmente sposato con la sua compagna, ma quello oramai è un sogno che non si potrà realizzare.
TRAGEDIA IN STRADA – Zappulla era alla guida del suo furgone per le consegne espresse la settimana scorsa, battendo le strade come ogni giorno, quando all'improvviso ha spento il motore, è sceso in strada ed ha arrancato fino all'auto dietro di lui, chiedendo aiuto, supplicando un'ambulanza. I paramedici sono arrivati poco dopo, trovandolo riverso a terra, e l'hanno portato d'urgenza all'ospedale di San Donà, dove ha subito un intervento chirurgico al cuore. Tutto sembrava andato bene, ma in breve si è presentata una grave complicazione: una bolla d'aria, un'embolia, ha aggravato le sue condizioni. L'uomo è stato quindi ricoverato all'ospedale di Mestre, dove però medici e famigliari non hanno potuto fare altro che sperare, impotenti. Sabato notte la battaglia di Simone Zappulla è finita. L'uomo lascia un bambino piccolo e la sua compagna, con cui era in attesa di iniziare una nuova vita insieme a La Salute di Livenza, dopo il matrimonio che si sarebbe celebrato ad aprile. Domenica sera, alle 18, verrà recitato il rosario nella chiesa di Santa