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Cronaca

Sindacati dal prefetto per le case di riposo: «No diffide alle strutture»

Fp Cgil e Uil Fpl: «I morti e il numero crescente di positivi tra gli operatori non si risolvono in questo modo»

Incontro dei sindacati, Fp Cgil e Uil Fpl, giovedì 17 dicembre in prefettura a Venezia, sulla «grave situazione presente nelle Ipab e nelle residenze per anziani (Rsa) della nostra provincia dovuta dalla pandemia». 

«Abbiamo ribadito la nostra preoccupazione - affermano i segretari delle sigle, rispettivamente Daniele Giordano e Mario Ragno - L'alto numero di anziani positivi e i contagi elevati tra gli operatori stanno mettendo in discussione l'assistenza agli anziani. Siamo purtroppo in una condizione in cui nella rete delle Rsa (pubbliche e private), a causa della carenza di personale, non riesce a garantire adeguate cure e i lavoratori sono logorati fisicamente e psicologicamente dalla situazione di forte stress che vivono ormai da 10 mesi». Per i sindacalisti c’è bisogno di «assumere decisioni forti per la tenuta del nostro sistema. Non possiamo lasciare sole le nostre strutture per anziani, che sono una parte essenziale del nostro sistema sanitario. I morti e il numero crescente di positivi tra gli operatori non si risolve diffidando le strutture».

Il personale delle Ipab e delle residenze per anziani, sottolineano Giordano e Ragno, «non ha percepito alcun incentivo economico per aver affrontato l’emergenza. Riteniamo ci siano le condizioni per procedere a un reclutamento straordinario di personale utilizzando le graduatorie pubbliche. 
Le Ulss dovrebbero assumere a proprio carico il personale per distaccarlo poi nelle Rsa, producendo sia l’effetto di rafforzare gli organici che di evitare il collasso economico delle strutture e l’eventuale conseguenza di un aumento delle rette alle famiglie». A questo si aggiunge, concludono, l’esigenza di rafforzare l’utilizzo dei dispositivi di protezione e un coordinamento costante per il loro reperimento. «Abbiamo sottolineato come vi sia sempre maggiore preoccupazione sull’utilizzo dei test rapidi e sulla loro affidabilità in queste strutture. Il prefetto ha ascoltato e condiviso molte delle nostre preoccupazioni e si è impegnato a convocare la prossima settimana un tavolo tecnico che coinvolga le residenze per anziani, il Comune, la Regione e le altre prefetture del Veneto».

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