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Cronaca

Comune "bollente": "Lavoratori furiosi, pericolo di proteste illegali"

Sindacati allo scontro con il commissario Zappalorto: "Potremmo chiedere la sua sostituzione. Ci faremo sentire ancora più duramente"

"Vorremmo essere sempre nella condizione di bloccare azioni illecite, ma stavolta non so se ci riusciremo". Non usa mezze parole Mario Ragno, segretario provinciale della Uil Fpl, lasciando intendere che dopo l'incontro per cercare una conciliazione in Prefettura di giovedì prossimo potrebbe schiudersi un periodo di proteste durissime nel Comune di Venezia. Difficile arginare il malcoltento dei lavoratori. Il nodo del contendere è sempre quello: i tagli alle indennità dei dipendenti comunali che dal 7 gennaio si sono visti i progetti speciali bloccati. Con conseguente mannaia che in alcuni casi, specie per gli agenti della polizia municipale, può partire da 300 euro per arrivare anche a 500.

Dipendenti furiosi, che premono sui sindacati per azioni anche eclatanti. Una pressione, dunque, che potrebbe rivelarsi difficile da frenare, almeno secondo Ragno. Non che dall'incontro di giovedì a Ca' Corner i rappresentanti dei lavoratori, che hanno scritto un comunicato unitario di fuoco (ma il Diccap annuncia lo stato di agitazione in maniera separata rispetto alle altre sigle), si aspettino qualche risultato positivo: "Il problema è che gran parte della partita si gioca a Roma - spiegano - è lì che si dovrà trovare una soluzione".

Da giovedì in poi, dunque, sarà ancora protesta. "Ci sarà una reazione dura - dichiarano - dovremo aspettarci momenti anche peggiori rispetto al passato". E le mente torna a cortei e presìdi, spesso a favore di telecamere. Inevitabile quindi che si stia pensando a qualche forma di protesta in occasione del Carnevale, quando la città tornerà protagonista della ribalta mediatica. Prima, però, serve attendere che la situazione finanziaria di Ca' Farsetti sia più chiara: il 15 ci sarà l'incontro in prefettura, dopodiché sempre entro gennaio è previsto un altro incontro tra il commissario straordinario Vittorio Zappalorto e il sottosegretario alla presidente del Consiglio Graziano Delrio. Sul piatto l'ennesimo emendamento "Salva Venezia", di cui però per ora non ci sarebbe traccia in commissione alla Camera, in cui si sta esaminando il decreto "Milleproroghe". Voto in Aula il 1 febbraio, secondo i sindacati. Dunque il tempo stringe.

L'unico elemento sicuro è che già da gennaio sono partiti i tagli alle indennità e sono stati bloccati i progetti speciali, con conseguenti difficoltà al centro maree, nel settore dei servizi sociali e nella polizia municipale per garantire i servizi, "a meno di un utilizzo degli straordinari al limite del lecito", dichiarano i sindacati, che mettono nel mirino l'operato del commissario. Anzi, si apprestano a chiedere al governo di "destituirlo": "La decisione di chiederlo a Roma è nell'aria - sottolinea Mario Ragno - speriamo che non venga assegnato anche alla Provincia. Non esportiamo i disastri di Ca' Farsetti anche altrove. La sua credibilità è pari a zero". I rappresentanti dei lavoratori puntano il dito anche sull'occupazione "part-time" di Zappalorto: "Per due giorni è qui  - dichiara Carlo Alzetta, della Cisl Fp - per gli altri tre è a Gorizia. Venezia merita un impegno a tempo pieno".

Anche i sindacati, la Rsu del Comune, la Cgil, la Cisl, la Uil e la Csa, guardano dunque al Milleproroghe e a un possibile "Salva Venezia". Tanto del futuro del Comune dipende dunque dall'Esecutivo: "Abbiamo scritto una bozza di emendamento e l'abbiamo inviata ai sottosegretari all'Economia Baretta e Zanetti, entrambi veneziani", continua Alzetta. La questione è matematica: a quanto ammonteranno le sanzioni per lo sforamento del Patto di Ca' Farsetti (da 68 milioni di euro)? L'anno scorso la pillola era stata "addolcita", portando le penalizzazione al 3% della spesa corrente, ossia a 17 milioni di euro. Ora i sindacati sperano che la mannaia nei trasferimenti statali si abbatta solo sull'1% della spesa corrente. Un taglio che potrebbe dunque superare di poco i 6 milioni di euro.

"Ci stiamo muovendo in questa direzione - dichiara Sergio Chiloiro, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica - abbiamo in programma attraverso la nostra struttura nazionale un incontro anche noi con Delrio". Obiettivo: salvare il Comune da una situazione finanziaria critica, attraverso un emendamento del governo. "Il primo obiettivo è di sterilizzare il blocco delle assunzioni, il blocco della stabilizzazione dei precari e la cancellazione della parte variabile del salario accessorio - dichiarano a una voce i sindacati - ma questa gestione commissariale si è contraddistinta per inesperienza superficialità e improvvisazione".

RAGNO (UIL FP): "CREDIBILITA' DEL COMMISSARIO PARI A ZERO" - VIDEO

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