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Cronaca

Il sindaco Brugnaro al carcere di Venezia: "Grato a chi educa alla fratellanza"

Il primo cittadino ha partecipato alla presentazione del progetto "501 disegni a sei mani per 500 anni veneziani": un'idea per avvicinare realtà e culture diverse

“501 disegni a sei mani per 500 anni veneziani”: è il titolo del progetto promosso dall'associazione "Venezia Pesce di Pace", che ha voluto rendere i bambini di Venezia e di altre città venete protagonisti, assieme a quelli di Tunisi, della realizzazione di disegni “in condivisione”. Un gemellaggio a distanza siglato con matite e pennarelli: i piccoli artisti hanno avuto il compito di realizzare i loro dipinti sullo stesso foglio che poi avrebbero consegnato agli amici d'oltremare. Disegni corredati con 1.500 messaggi in italiano, arabo, francese, inglese che, da mesi, nove detenuti (due marocchini, sei tunisini e un italiano) del carcere Santa Maria Maggiore di Venezia hanno tradotto consultando il vocabolario, la Torah, la Bibbia , il Corano.

Un'iniziativa che, da sempre, ha avuto il plauso e il sostegno da parte del sindaco, il quale, anche quest'anno, non ha voluto far mancare, con la sua presenza, la gratitudine per chi si fa promotore di un percorso di educazione alla fratellanza e alla condivisione. "In carcere - ha sottolineato il sindaco - le persone devono potersi recuperare: non per obbligo, ma dando loro un'opportunità. Non c'è nessun problema di integrazione, dobbiamo solo pensare di costruirla con le regole e con il diritto e per questo ho invitato il sindaco di Tunisi a venire a Venezia. Oggi con questo progetto abbiamo gettato le basi per un ponte di pace che guardi al futuro."

Ringraziamenti per la lodevole iniziativa sono arrivati, tra gli altri, anche dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha inviato uno speciale messaggio, e dal segretario di Stato di Sua Santità cardinale Pietro Parolin. All'iniziativa erano presenti gli assessori comunali alla Coesione sociale Simone Venturini, al Turismo Paola Mar, la direttrice del carcere maschile Immacolata Mannarella, le delegazioni del regno del Marocco e della Tunisia, il provveditore dell'amministrazione penitenziaria per il Triveneto Enrico Sbriglia, il vice presidente del Consiglio del Veneto Bruno Pigozzo, il rabbino capo della comunità ebraica di Venezia Scialom Bahbout, il vicepresidente del Coreis imam Yahya Pallavicini, il padre salesiano don Pierpaolo Rossini.

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