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Presto Marghera avrà il suo skatepark. E si pensa già ai prossimi

L'opera, condivisa da maggioranza e opposizione, è stata discussa in commissione consiliare. Si partirà con un primo stralcio che permetterà di ospitare competizioni di livello regionale

Marghera avrà il suo skatepark: un impianto sportivo per gli appassionati di skate, pattini e bmx che permetterà anche di riqualificare un'area degradata, affacciata in via Trieste a ridosso della tangenziale. Il progetto è condiviso dalla maggioranza e dall'opposizione del Comune di Venezia, che oggi hanno discusso la delibera nel corso della IV commissione consiliare congiunta alla V. Tra i più entusiasti promotori dell'opera c'è il consigliere del Pd Paolo Ticozzi, soddisfatto che l'amministrazione «abbia dato seguito alla nostra proposta» e che, come richiesto, l'impianto «potrà ospitare contest e gare di livello regionale e nazionale, coinvolgendo anche la Federazione italiana sport rotellistici del Coni».

La delibera, che andrà presto al voto del consiglio comunale, prevede l'abbattimento di quattro edifici pubblici fatiscenti e la realizzazione di un primo stralcio di 400 metri quadri, comprensivo di club house, area verde e parcheggio. L'investimento totale è di 500mila euro, finanziati tramite Pnrr, in larga parte per le demolizioni e le bonifiche. Lo skatepark sarà di tipo "street”, composto da rampe ed elementi che simulano una condizione di ostacoli urbani: rampe, gradini, ringhiere, eccetera. Il costo dell'impianto, a conti fatti, è di 194 euro al metro quadro: «Una cifra più bassa della media - commenta Ticozzi - tuttavia sulla riuscita del park sono molto sereno, visto che nella progettazione è stato coinvolto un professionista di comprovata esperienza».

La piastra dovrebbe essere la prima parte di un'opera più vasta, che con il secondo stralcio arriverà a un totale di 1000 metri quadri. «Per completare lo skatepark andranno trovati altri fondi, almeno 100mila euro - spiega il consigliere - ma la maggioranza sembra intenzionata a puntare in questa direzione. Mi auguro - aggiunge - che questa struttura sia l'avvio di un percorso, ovvero che quello di Marghera sia il primo skatepark di una serie in città. In consiglio comunale abbiamo già votato una mozione chiedendone uno al Lido, e rilancio la proposta di uno skatepark tipo "bowl" a San Giuliano». Sulla stessa linea il consigliere Nicola Gervasutti (Lega) e il vicesindaco Andrea Tomaello, che di recente ha annunciato l'intenzione di «valutare la fattibilità di realizzare altri skatepark» in città.

Le case da abbattere, come già evidenziato dall'amministrazione, «versano in condizioni irrecuperabili e, con il passare del tempo, si sono tramutate in luoghi di degrado e abbandono». Gli inquilini si sono già trasferiti quasi tutti. Su questo punto è critico il consigliere Gianfranco Bettin (Verde progressista): «Ancora una volta, come già sta per accadere in piazza Mercato, la riqualificazione avviene a scapito della residenza: assistiamo al mero abbattimento dell’esistente e nessuna garanzia, nessun progetto di ricostruzione altrove. Quindi una perdita secca di alloggi pubblici di edilizia popolare».

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