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Cronaca Marghera

Porto Marghera: undici anni di rifiuti tossici, Zanoni: "Ci aiutava l'Ue"

L'eurodeputato dell'Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione assieme ad altri 19 colleghi a Bruxelles. La risposta: "Ritardo ingiustificabile, per questo ci sono servizi europei"

Dopo undici anni sono ancora da smaltire i materiali di scarto di un vecchio sito per la produzione di acido fosforico a Porto Marghera. La soluzione arriva da Bruxelles, e sarebbe arrivata molto prima se l'Europa fosse stata interpellata. Questo il concetto espresso dall'eurodeputato Andrea Zanoni, dell'Italia dei Valori, dopo l'interrogazione congiunta con altri deputati alla Commissione europea, che risponde: “Ritardo ingiustificabile. Bastava chiedere ai servizi dell'Ue”

“Per smaltire le circa 500 tonnellate di materiali vari, contaminati da radionuclidi di origine naturale, raccolti in 67 contenitori del tipo Casagrande nell’area di Porto Marghera basta seguire le indicazioni della Commissione europea. Il ritardo accumulato, con lo smaltimento ancora da effettuare, non è giustificabile”. E' il commento di Andrea Zanoni, che mette a disposizione le istruzioni della Commissione europea.


“Undici anni di ritardo perché non si sa come smaltire questi materiali sono uno scandalo - attacca Zanoni - Intanto 500 tonnellate di sostanze potenzialmente rischiose per la salute della popolazione locale e l'ambiente sono rimaste stoccate a Porto Marghera”. L'eurodeputato mette a disposizione delle autorità competenti la risposta tecnica della Commissione europea, invitando chi di dovere a prendere contatti al più presto con i servizi della Commissione per eventuali chiarimenti.

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