Vertici delle forze di polizia in via Piave, residenti al questore e al generale: «Da un mese va meglio»
Il quartiere visitato dal prefetto Michele Di Bari. Il questore Maurizio Masciopinto e il generale di Brigata Nicola Conforti ascoltano i residenti del rione dove i riflettori restano accesi per violenza e spaccio. Cauto ottimismo. «Si vedono alcuni risultati»
Sopralluogo delle forze dell'ordine in via Piave ieri pomeriggio. Alcuni residenti affiancano il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto e il generale di brigata dell'Arma provinciale dei carabinieri, Nicola Conforti, e mostrano i punti che ancora restano critici. Un dato c'è e sembra un sentire comune: «Ci sono più controlli». Se è vero che, spiegano, i giardini nell'ultimo periodo si sono svuotati e sono tranquilli, qualche metro più in là in via Buccari e in piazzetta San Francesco di sera tardi lo spaccio tiene alta la guardia e continua a essere presente negli androni dei b&b e dei locali.
Il quartiere ieri è stato di nuovo visitato dal prefetto di Venezia, Michele Di Bari, che assieme alle forze dell'ordine ha voluto vedere i luoghi sui quali i riflettori continuano a rimanere accesi, per i fatti di spaccio, violenza e criminalità. Così alcuni cittadini che vivono o lavorano questa realtà, e magari vengono svegliati da accoltellamenti notturni, quando il prefetto si è congedato per via degli impegni hanno accolto il questore Masciopinto e il generale Conforti. «Il vostro lavoro è lodevole - dice Ernesto Rosapepe del Coffee Break al questore e al generale - Da circa un mese non vedo più le solite facce degli spacciatori stranieri che giravano qui attorno». «Questo è un riscontro - commenta il questore - vuol dire, come i dati ci dicono, che le sforzo dedicato alla sicurezza nel quartiere sta producendo i risultati. Il generale Conforti è sulla stessa linea.
«Ringrazio per le belle parole. Il prefetto sta dando ulteriore slancio alle operazioni. Siamo pancia a terra da mesi e adesso lo saremo ancora di più», afferma. Il prefetto sta potenziando il coordinamento delle forze di polizia in vista della bella stagione, confermano i vertici. «Devo dire che a Venezia la collaborazione interforze è esemplare, come ha dimostrato la gestione della sicurezza sabato», in occasione dell'annuncio del corteo degli esponenti dell'area anarchica. «Non abbiamo ceduto sui controlli al ponte della Libertà riuscendo a impedire l'arrivo di un'ottantina di persone che alla fine hanno rinunciato alla manifestazione dopo l'identificazione». Un altro residente "attento", Giampaolo Conte, che sorveglia e racconta i fatti di via Piave da anni sulla pagina Facebook: "E robe del quartiere Piave" ringrazia le forze dell'ordine e precisa: «piazzale Bainsizza e il bar Piave sono al buio, mentre in via Montello gli scalini del b&b sono sempre pieni di tossicodipendenti», e mostra la bottiglia di plastica nascosta nel vaso della pianta con le siringhe infilzate da chi si fa di crack, prontamente rimossa dagli agenti della polizia. «Le cose stanno migliorando signor questore, ma voi dovete rimanere in zona anche dopo le 23 e distribuiti su tutta l'area». Ieri la Polizia locale in via Dante ha sgomberato e chiuso dei garage abbandonati dove bivaccavano e si nascondevano tossicodipendenti e sbandati.