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Cronaca Musile di Piave / Via Dante Alighieri

La sorella di Mariarca: "Lei si è sempre comportata da gran signora, Ascione un falso"

Giovedì alle 19 un rosario nella chiesa di Musile di Piave in ricordo della 38enne uccisa a coltellate dall'ex marito: "Era lui che si appoggiava a lei per mangiare, bere e le sigarette"

"Mia sorella è stata sempre una grande signora. Era lui che si appoggiava a lei per mangiare e per le sigarette, non il contrario". Anna Mennella, la sorella di Maria Archetta, la 38enne uccisa a coltellate dall'ex marito in un appartamento di Musile di Piave domenica scorsa, non nasconde la propria disapprovazione di fronte a quanto dichiarato da Antonio Ascione, il 44enne di Torre del Greco che verso le 7 del 23 luglio ha preso un coltello da cucina e ha ucciso l'ex coniuge con almeno 3 fendenti mentre quest'ultima si trovava ancora a letto.

ASCIONE DOPO IL DELITTO HA TELEFONATO A UN UOMO

Giovedì, alle 19.15, nella chiesa di Musile di Piave sarà recitato un rosario in ricordo di "Mariarca", come la chiamavano gli amici: un modo per dare la possibilità a chi le voleva bene di vivere qualche momento di raccoglimento in ricordo della 38enne, anche perché i funerali saranno celebrati nella sua città di origine, Torre del Greco. L'intento è di lanciare l'ennesimo segnale forte contro la violenza sulle donne e i femminicidi e per raccogliere fondi per i due figli della vittima, rimasti orfani. La cerimonia, che si concluderà con il lancio di palloncini e di lanterne per mandare “una luce in cielo per Mariarca”, anticipa la fiaccolata in programma sempre a Musile di Piave per il 3 di agosto contro la violenza sulle donne.  "Non è vero che lui trattava bene mia sorella - sottolinea Anna Mennella - se l'avesse trattata con i guanti non ci troveremmo in questa situazione. Mia sorella era impaurita, altro che. All'inizio il loro matrimonio era tutto rose e fiori, come per tutte le coppie. Poi lei ha capito che tipo di persona aveva al suo fianco". 

La famiglia della vittima, che nominerà in queste ore un consulente per assistere all'autopsia sulla 38enne prevista per giovedì, si chiede se esista davvero quel regalo di una utilitaria pochi giorni prima del delitto: "Era lui che si appoggiava economicamente a lei, non il contrario - conclude Anna Mennella - Ha detto tante falsità. E ci ha tolto per sempre nostra sorella. Lui è sempre stato un fallito. Ciò era ingigantito dal fatto che mia sorella stava lavorando e sapeva provvedere a se stessa".

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