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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro / Viale Stazione

Viaggio tra droga, degrado e sporcizia: "Non è un sottopasso, è un ghetto sotto la stazione"

Puzza di urina indescrivibile, resti di "dosi" a terra, "ricordini" di chi ha scambiato il sottopasso per un wc pubblico: "Si spaccia a tutte le ore e l'odore è incredibile. Aiutateci"

"Benvenuti nel ghetto di Mestre". Questo è il primo commento in cui ci si imbatte se in un "normale" giovedì mattina si decide di rendersi conto di persona della situazione in cui versa il sottopasso ciclopedonale della stazione ferroviaria. Da una parte il terminal degli autobus, sull'altro versante via Ulloa a Marghera.

Il sottopasso della stazione di Mestre

C'è chi ogni giorno è costretto a mandare avanti la propria attività combattendo con il puzzo di urina che si impadronisce della zona e contro lo spaccio: "Vendono droga a ogni ora del giorno - dichiara la signora Nadia Marchetto, titolare del bar Binario, a ridosso dell'ingresso "mestrino" del sottopasso - e  se i militari li posizionano di qua i pusher si spostano verso via Piave. Se invece si posizionano di là, allora vengono qui. Non se ne esce. Chiedo che chi è competente intervenga, perché di promesse ce ne hanno fatte tante, ma poi il giorno dopo si dimenticano. Spero in un futuro migliore". Basta avvicinarsi all'ingresso e già l'odore di urina riempie le narici. Toglie il respiro. Non se ne va.

"Questo è diventato un wc pubblico - continua la barista - chiudendo gli ingressi alla stazione hanno creato un ghetto dove la gente bivacca e si rifugia per droga o altro. Questa è una delle porte di Venezia, dove dovrebbe essere tutto all'altezza. Si diano da fare tutti. In alcuni punti abbiamo paura anche solo di camminare". La prima rampa di scale e già ci si imbatte nel primo "wc", con le pareti corrose dall'urina. Serve tapparsi bocca e naso per proseguire. Gli addetti alle pulizie, incrociati poco più avanti, dichiarano che il giorno prima era stato pulito tutto nell'area di competenza delle Ferrovie. A terra, però, si susseguono cartacce, bottiglie vuote e sporcizia.

"Qui fumano e spacciano, sì - dichiara uno studente universitario - specie la mattina e la sera. Se andate più in fondo ci sono ancora macchie di sangue. Questo posto non è sicuro". Effettivamente pochi metri più in là ci sono macchie di sangue sul muro e sul pavimento. Si possono seguire fino ad arrivare a una inequivocabile stagnola bruciata. Segno che qualcuno qualche giorno fa ha fatto i suoi comodi. "Sembra un vespasiano pubblico - dichiara una signora - ora hanno chiuso gli accessi perché forse era ingestibile. E' una situazione indecente, cerco di non passarci mai".

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