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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Zelarino / Via Terraglio, 126e

Spaccata in Amburgheria la notte di San Silvestro. «Non ne possiamo più, qualcuno deve intervenire»

Colpo in via Terraglio a Mestre, l'ennesimo. L'amarezza dei titolari: «Episodi del genere sono all'ordine del giorno»

Il vetro della porta frantumato, i danni e il cassetto del registratore di cassa sparito. Un copione che negli ultimi mesi si è ripetuto diverse volte nella terraferma veneziana. Stavolta a essere colpita è stata l'Amburgheria di via Terraglio, a Mestre, locale specializzato in hamburger e piatti vari. I gestori hanno scoperto la spaccata lunedì 2 gennaio, tornati al locale dopo due giorni di ferie. E non è la prima volta.

«Avevamo chiuso la sera del 30 dicembre - racconta Salvatore Galante, che gestisce l'attività assieme a Orazio Papino -. Questa mattina, arrivati qui, ci siamo accorti che sono passati i ladri. Per ora sappiamo che ci hanno rubato il fondo cassa, ma stiamo verificando se sia stato portato via qualcos'altro».

L'intruso (ma è possibile che fossero più d'uno) si sarebbe introdotto rompendo una porta finestra laterale: «Ha provato prima con un tombino in cemento, poi ne ha preso uno in metallo ed è riuscito a infrangere l'ingresso - racconta Galante -. Dalle telecamere abbiamo visto che il furto è avvenuto poco dopo la mezzanotte del 1° gennaio, mentre erano in corso i festeggiamenti di Capodanno. Il ladro ha tagliato i cavi del cassetto e lo ha portato via. L'ammanco è al massimo di 100-200 euro, ma a questo si aggiunge il problema che oggi siamo costretti a tenere chiuso. Oltre ai danni, ci sarà il mancato incasso della giornata».

Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno svolto un sopralluogo e avviato le indagini per cercare di risalire al colpevole. Ma intanto la frustrazione dei due ristoratori è forte: «Sono episodi all'ordine del giorno. Un mese fa hanno rubato in un altro nostro locale, Le Colonne, in via Palazzo. In Amburgheria era già successo l'anno scorso, quella volta avevano forzato la porta con un piede di porco e avevano portato via anche un computer e un tablet. Ma non siamo gli unici: qualche sera fa sono entrati in un bar di viale Garibaldi, nelle scorse settimane in altri due locali. Siamo in contatto con tanti ristoratori mestrini e le segnalazioni di questo tipo sono continue».

Galante rivolge quindi un appello alle istituzioni: «Non ne possiamo più, è una situazione che va risolta. Per noi è già difficile, con l'aumento dei prezzi e delle bollette. Se poi siamo anche costretti a tenere chiuso e nessuno si muove, cosa dobbiamo fare? Non possiamo dormire nel locale per fare la guardia. Abbiamo bisogno di più controlli, di provvedimenti più duri per tenere dentro queste persone».

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