Si è conclusa con l'arresto di un cittadino marocchino di 30 anni un'indagine delle fiamme gialle di Portogruaro contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri avevano notato strani movimenti del pusher da poco tempo domiciliato a Summaga di Portogruaro. L'uomo, senza lavoro, è stato visto frequentare spesso connazionali già noti per reati relativi a stupefacenti.

Fermato per un controllo a Lison di Portogruaro sabato scorso, nei pressi di un bar, l'uomo ha mostrato nervosismo, cercando di allontanare i militari dalla sua auto. Proprio questa insistenza ha convinto i finanzieri a puntare maggiormente l'attenzione sul veicolo: sotto il sedile anteriore lato passeggero erano nascosti tre panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 300 grammi.

Arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio il 30enne è stato giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Venezia, che lo ha condannato a 2 anni di reclusione e 3mila euro di multa. L'auto gli è stata sequestrata perché il contrassegno assicurativo è risultato contraffatto; un "trucco" che gli costerà anche da 2.659 a 10.642 euro in sanzioni amministrative, il ritiro della patente di un anno e una denuncia a piede libero per il reato di falsità in atto privato.

Nel corso dell’intervento, inoltre, i finanzieri hanno notato lo strano atteggiamento di un minorenne che si trovava nelle vicinanze del bar assieme ad alcuni coetanei e che, alla vista dei militari, ha cercato di allontanarsi precipitosamente. È stato bloccato mentre cercava di gettare un involucro di cellophane con all'interno un grammo di marijuana e un grammo di ecstasy. Il ragazzo è stato segnalato in prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.