Centinaia di episodi di spaccio in 17 anni di attività: pusher in carcere (di nuovo)
Un 33enne raggiunto dai carabinieri. Vendeva droga a clienti del Portogruarese e della provincia di Pordenone. Negli anni aveva cambiato identità 15 volte
Una lunghissima carriera di spaccio a cavallo tra le province di Venezia e Pordenone. È stato portato in carcere (non per la prima volta) un 33enne marocchino, C.C. le sue iniziali, raggiunto ieri a Pravisdomini dai carabinieri del Nucleo operativo di Portogruaro in collaborazione con i colleghi dell’Arma locale. Per lui il giudice ha decretato una misura cautelare in carcere ritenendolo responsabile di un gran numero di cessioni di droga, perlopiù cocaina e hashish.
Anni di spaccio
Sono oltre duecento gli episodi di spaccio documentati dai carabinieri solo tra maggio 2017 e dicembre 2018, avvenute principalmente a Pravisdomini e Azzano Decimo: destinatari erano giovani clienti di Cinto Caomaggiore, Annone Veneto, Pordenone, San Stino di Livenza e Azzano. Le indagini sul pusher erano state avviate in seguito ad alcuni piccoli sequestri di droga operati nel 2017. A febbraio 2019 il pm Federico Facchin, che ha coordinato le attività investigative, ha ottenuto elementi a sufficienza per richiedere e ottenere una misura cautelare firmata dal gip Eugenio Pergola.
Decine di alias e domicili diversi
Le indagini hanno accertato che l’arrestato, in Italia dal 2002, non ha mai smesso di spacciare tranne che nei periodi passati in carcere. Ogni volta che ne usciva, infatti, riprendeva la propria attività. Altra peculiarità del pusher è che negli anni ha fornito quindici identità diverse e ha spostato varie volte il suo domicilio - anche di diverse centinaia di chilometri - non appena intuiva che le forze dell'ordine si stavano concentrando su di lui. Ieri C.C. è stato rinchiuso in cella a Pordenone, a disposizione dell’autorità giudiziaria
