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Cronaca

Spacciavano eroina ai giovani della "Mestre bene", 16 arrestati

L'organizzazione smerciava lo stupefacente a Padova, Treviso e, soprattutto, Mestre. Operavano nella zona della stazione. Dei sedici finiti in manette, sette erano italiani

Spacciavano eroina ai giovani nelle zone centrali di Mestre, ma soprattutto la loro "base" era la stazione dei treni della città. A finire in manette sedici cittadini raggiunti da un ordine di custodia cautelare tra Mestre, Marghera, Padova e Treviso. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile di Venezia, chi coordinava il traffico di eroina tra Padova, Treviso e Mestre erano tutti cittadini di origine tunisina. Stamattina gli agenti hanno eseguito 13 dei 16 provvedimenti restrittivi emessi, sette dei quali nei confronti di cittadini italiani. Quest'ultimi spacciavano per conto degli immigrati, si incaricavano anche di portare "a domicilio" le dosi di stupefacente muovendosi con biciclette. Per questo l'operazione è stata chiamata "Bike man". In questo modo si dava meno nell'occhio e si era più agili prima, durante e immediatamente dopo lo compravendita di droga.

"L'operazione - ha spiegato il questore di Venezia, Fulvio Della Rocca - ha avuto il suo fulcro a Mestre, dove da mesi siamo impegnati in attività di prevenzione e repressione. La continuità delle azioni, anche di carattere amministrativo per i locali pubblici, - ha aggiunto - è il dato più importante oltre alla collaborazione dei cittadini".

"È la riprova - ha fatto eco il procuratore di Venezia, Luigi Delpino - che le forze di polizia non trascurano il fenomeno dello spaccio di droga e tengono sotto costante attenzione la zona, riuscendo a smantellare le organizzazioni criminali che sembravano avessero il controllo della piazza".

Il gruppo criminale era in grado di piazzare ogni settimana 250 grammi di eroina e, una volta tagliata, immetteva nel mercato 800 dosi rivendute a 30 euro ciascuna con introiti di 25mila euro settimanali. A muovere le fila, secondo la polizia, Adil Kacemi, 38 anni, domiciliato a Mestre, e ai suoi due luogotenenti Mahmed Belgacem, 19enne, e Chaouki Rabaji, 38enne. A entrambi spettava il coordinamento del traffico, spostando su Mestre lo spaccio quando c'erano difficoltà sulle piazza padovana e quella della città della Marca. Oltre ai provvedimenti restrittivi e a 12 denunce, la polizia ha arrestato a Tencarola (Padova) Moez Hasnaoui (21) sorpreso nella casa di uno degli indagati, Aymen Ben Aymen (24), mentre tentava di disfarsi di una partita di droga gettandola nel water, della quale gli agenti hanno salvato 108 grammi.

 

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